Dopo un periodo estremamente difficile per il nostro Paese e non, e nonostante un futuro quanto mai incerto, il mondo del cinema e della cultura provano a ripartire, a cominciare dai Festival.
È stata presentata a Roma la 35° Settimana Internazionale della Critica (SIC), la sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani nell’ambito della Mostra del cinema di Venezia (2-12 settembre).
Come di consueto, il programma si articola in una selezione di sette opere prime in concorso, che si contendono i premi, e due eventi speciali, tutti presentati in anteprima mondiale.
Vediamo insieme i film di quest’anno.
THE BOOK OF VISION (film d’apertura, fuori concorso)
di Carlo S. Hintermann. Con Charles Dance, Lotte Verbeek, Sverrir Gudnason, Filippo Nigro, Isolda Dychauk, Rocco Gottlieb, Justin Korovkin. 95′. Italia, Regno Unito, Belgio 2020
Eva abbandona la sua carriera di medico per immergersi nella Storia della medicina. È giunto il tempo di mettere in discussione tutto: la propria natura, il proprio corpo, la propria malattia, un destino segnato. Johan Anmuth è un medico prussiano del Settecento in perenne conflitto tra nuove spinte razionaliste e antiche forme di animismo. “The Book of Vision” è il manoscritto capace di intrecciare le due esistenze in un vortice ininterrotto. Niente si esaurisce nel proprio tempo. È reale ciò che si desidera, non quello che meramente accade.
THE ROSSELLINIS (film di chiusura, fuori concorso)
di Alessandro Rossellini. Con Isabella Rossellini, Renzo Rossellini, Ingrid Rossellini, Robin Rossellini, Nur Rossellini, Alessandro Rossellini. 90′. Italia, Lettonia 2020
Roberto Rossellini è stato un genio del cinema ed un padre spiccatamente anticonformista. I suoi amori hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, scandalizzando la rigida morale degli anni Cinquanta e dando alla luce una famiglia numerosa, orgogliosamente multietnica e decisamente allargata. Alessandro, primo nipote del grande regista, ha avuto una carriera traballante da fotografo e un lungo passato di tossicodipendenza. Come primo nipote di un genio, non si sente all’altezza del cognome. Decide così di girare a 55 anni il suo primo film, affrontando con ironia la saga dei Rossellini e obbligando i parenti ad un’impossibile terapia familiare davanti alla macchina da presa.
50 O DOS BALLENAS SE ENCUENTRAN EN LA PLAYA
(50 OR TWO WHALES MEET AT THE BEACH)
di Jorge Cuchí. Con José Antonio Toledano, Karla Coronado. 122′. Messico 2020
Félix, un ragazzo di 17 anni, riceve un invito su WhatsApp: vuoi giocare alla Blue Whale, il gioco con le cinquanta sfide? Quello in cui alla fine devi ucciderti? Félix accetta. È così che incontra Elisa. I due iniziano a completare le sfide insieme….
HAYALETLER (GHOSTS)
di Azra Deniz Okyay. Con Nalan Kuruçim, Dilayda Güneş, Beril Kayar, Emrah Özdemir. 90′. Turchia, Qatar 2020
Nel corso di una giornata in cui un sovraccarico di corrente minaccia l’intero paese, quattro personaggi incrociano le loro strade a Istanbul, in un quartiere in fase di gentrificazione per la costruzione della “Nuova Turchia”: una madre il cui figlio è in prigione, una giovane ballerina, un’artista-attivista e un astuto intermediario. Le loro storie si intrecciano nel corso di un affare di droga, offrendoci un racconto ruggente della Turchia contemporanea.
NON ODIARE (THOU SHALT NOT HATE)
di Mauro Mancini. Con Alessandro Gassmann, Sara Serraiocco, Luka Zunic. 96′. Italia, Polonia 2020
In una città del nord-est vive Simone Segre, affermato chirurgo di origine ebraica: una vita tranquilla, un appartamento elegante e nessun legame con il passato. Un giorno si trova a soccorrere un uomo vittima di un pirata della strada, ma quando scopre sul suo petto un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa, rintraccia la famiglia dell’uomo: Marica, la figlia maggiore; Marcello, adolescente contagiato dal seme dell’odio razziale; il piccolo Paolo. Verrà la notte in cui Marica busserà alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare.
POHANI DOROGY (BAD ROADS)
di Natalya Vorozhbyt. Con Igor Koltovskyy, Oleksiy Lelukh, Maryna Klimova, Yuriy Kulinich, Zoya Baranovska, Oksana Voronina, Sergei Solovyov. 100′. Ucraina 2020
Quattro storie ambientate lungo le strade del Donbass in guerra. Non esistono luoghi sicuri e nessuno può dare un senso a ciò che sta accadendo. Nonostante siano intrappolati nel caos, alcuni riescono comunque a esercitare un’autorità sugli altri. Ma in questo mondo, dove il domani potrebbe non arrivare mai, non tutti sono infelici e indifesi. Anche le vittime più innocenti possono avere la loro occasione per prendere il controllo.
SHORTA
di Anders Ølholm e Frederik Louis Hviid. Con Jacob Lohmann, Simon Sears. 108′. Danimarca 2020
I dettagli esatti di ciò che accadde a Talib Ben Hassi, 19 anni, mentre si trovava sotto custodia della polizia rimangono poco chiari. Gli agenti Jens e Mike sono di pattuglia nel ghetto di Svalegården quando la radio annuncia la morte di Talib, facendo esplodere la rabbia repressa e incontrollabile dei giovani del quartiere, che ora bramano vendetta. Così all’improvviso i due poliziotti diventano un bersaglio facile e devono lottare con le unghie e coi denti per trovare una via d’uscita dal ghetto.
TOPSIDE
di Celine Held e Logan George. Con Celine Held, Zhaila Farmer, Jared Abrahamson, Fatlip. Produttori: Anthony Bregman, Peter Cron, Kara Durrett. 90′. USA 2020
Nelle viscere di New York City, una bambina di cinque anni e sua madre vivono nei tunnel abbandonati della metropolitana. In una feroce notte d’inverno, dopo un improvviso sgombero da parte della polizia, madre e figlia saranno costrette a risalire in superficie. La lotta per la sopravvivenza porterà anche ad una straziante consapevolezza.
TVANO NEBUS (THE FLOOD WON’T COME)
di Marat Sargsyan. Con Valentinas Masalskis, Remigijus Vilkaitis, Sigitas Račkys, Daumantas Ciunis, Darius Petrovskis, Šarūnas Zenkevičius, Karolis Butvidas. 95′. Lituania 2020
Una schermata blu ci informa che la guerra è iniziata. Che cosa serve? Raccogliere gli uomini, trovare le armi o magari qualcuno ce le darà. Abbiamo bisogno di un posto, un paese in cui la guerra possa svolgersi. Nessun problema, il Colonnello è un vero professionista, ha già scatenato guerre su ordine, o per fare ordine, in molte occasioni e in molti paesi. Ma ora i suoi seguaci sono diventati grandi e hanno cominciato una guerra nel suo paese. Non vorrebbe, ma deve combattere. Sta invecchiando ed è stanco della guerra. Vorrebbe solo sedersi a tavola davanti ad un piatto fumante di gustose costolette e fissare lo schermo innocente di una TV, mentre il TG è in onda e il presentatore tutto agghindato annuncia che la guerra è iniziata.