è andato in scena il 31 luglio al Teatro Vascello di Roma “Sedotta e sclerata ballet”, basato sul romanzo omonimo di Ileana Speziale, un ambizioso progetto di solidarietà e sensibilizzazione.
Dietro a questo successo c’è Ileana Speziale, una donna piena di energia e carisma, una valida giornalista e scrittrice. Sentendola parlare e venendo conquistati dal suo ottimismo difficilmente si potrebbe immaginare che Ileana è affetta da una grave patologia, la sclerosi multipla.
“Questa malattia colpisce soprattutto donne nella fascia d’età 20-40 anni, ma quando mi è stata fatta la diagnosi ho subito un vero shock – racconta la Speziale. – Mi sono trovata davanti a un bivio: fare la vittima, rimanendo bloccata dal dolore, oppure fare squadra. Ho scelto la seconda opzione”.
Ileana Speziale ha deciso così di raccontare la sua storia in un romanzo autobiografico, “Sedotta e sclerata”, lanciando al pubblico un messaggio di resilienza e di coraggio. Ma questo non le è bastato.
“Ho deciso in seguito di alzare l’asticella, adattando il mio testo per il palcoscenico, e unendo letteratura e danza”.
Il balletto, impreziosito dalla voce narrante di Barbara De Rossi e dalle musiche di Stefano Simmaco, è ideato e diretto da Alfonso Paganini, artista interpretativo che nella sua carriera si è esibito nei principali teatri italiani e internazionali, come la Royal Opera House di Londra e il Bolshoi di Mosca.
“Ho conosciuto Ileana durante uno spettacolo – racconta Paganini. – Sono rimasto subito colpito dalla sua energia. Questo progetto, rivolto a tutti, non solo agli amanti del balletto, è il mio modo di dare una mano. E spero di poterlo replicare in autunno nella mia scuola di teatro, coinvolgendo le scuole. Pandemia permettendo”.
La coreografia è curata dal maestro Kristian Cellini, che nella sua ventennale carriera di danzatore è stato al fianco di prestigiosi artisti come Carla Fracci e George Iancu e ha collaborato con big della canzone nostrana come Vasco Rossi, Renato Zero e Andrea Bocelli.
“Ho letto due volte il romanzo, cercando di selezionare le parti più importanti – spiega Cellini. – Quelle che secondo me meritavo maggiore attenzione. Mi sono focalizzato su quattro punti: amicizia, amore, scoperta della malattia, rinascita”.
Il corpo di ballo, selezionato dall’artist manager Antonio Desiderio, è composto da dieci giovani danzatori, alcuni dei quali alla prima esperienza, ma tutti spinti da una grande voglia di fare e motivazione. Inizialmente si era pensato di fare le cose più in grande, ma il lockdown ha scombinato i piani.
La storia della giovane Emily – attenzione! – non ruota intorno alla malattia, ma alla sua voglia di vivere. D’altronde lo ha spiegato benissimo l’autrice parlando del titolo, “Sedotta e sclerata”, volutamente ironico.
“Per quanto mi riguarda né il romanzo né il balletto hanno la sclerosi come focus. Siamo noi i protagonisti, la nostra vita, le nostre emozioni”.
E lo spettacolo riesce alla grande a tenere fede alle sue intenzioni, trasmettendo amore, gioia e un senso di normalità.