Quello tra film e libri è ormai un binomio consolidato – quanti titoli che hanno preso la strada del grande schermo solo recentemente vi vengono in mente, così, senza pensare troppo? -, e ultimamente si sta rafforzando anche il legame tra romanzi e serie tv. La trasposizione teatrale, invece, è ancora vista come una scelta di nicchia, legata soprattutto ai grandi classici della letteratura.
Gli spettacoli di Broadway sono una sorta di eccezione alla regola. In questo periodo è in programma negli States uno spettacolo ispirato a due recenti successi editoriali, i romanzi storici di Hilary Mantel “Wolf Hall”, vincitore del Man Booker Price nel 2009, e “Anna Bolena una questione di famiglia” (2012).
La piece, della durata di ben sei ore, narra le vicende di Thomas Cromwel e della sua rapida e incredibile ascesa al potere durante il regno di Enrico VIII Tudor. Forte del successo riscosso a New York, lo spettacolo ha ricevuto ben otto candidature per i Tony Awards, i premi statunitensi dedicati al teatro.
Già in passato i teatri di Broadway hanno ospitato show tratti da libri: alcuni di questi hanno superato la fama dell’originale da cui prendono spunto; altri hanno sfruttato proprio il successo del loro alter ego cartaceo per assicurarsi un certo ritorno.
Forse non tutti sanno che uno dei musical più conosciuti e apprezzati di tutti i tempi, “Cats”, è tratto da una raccolta di poesie di Thomas Stearns Eliot dedicata proprio al mondo felino. Dopo aver debuttato nel West End di Londra, il musical è andato in scena al Winter Garden Theatre di Ney York per diciotto anni consecutivi, dal 1982 al 2000.
Era il 1963 quando approdò a Broadway “Oliver!”, il musical tratto dal grande classico di Charles Dickens, Oliver Twist. Lo spettacolo ha riscosso da subito un grande successo, aggiudicandosi tre Tony Awards e ispirando il film omonimo, prodotto dallo stesso sceneggiatore dello show teatrale, Lionel Bart.
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Il classico di Victor Hugo, “I Miserabili” (Les Miserables), è uno dei più grandi successi teatrali della storia, tradotto in ben ventuno lingue. Nato come musical a Parigi nel 1985, è arrivato a Broadway nel 1987, dove è andato in scena ininterrottamente per sedici anni, per poi essere riproposto nel corso del tempo.
Nel 1995, in un teatro del Kansas, una piccola compagnia porta in scena uno dei classici più amati della letteratura inglese, “Jane Eyre”. Lo show è un successo, tanto che il gruppo di attori, grazie ai guadagni ottenuti, può allargarsi e debuttare a Broadway nel 2000, aggiudicandosi anche diversi premi.
“Piccole donne”, il romanzo semi-autobiografico di Louisa May Alcott che racconta le vicende delle quattro sorelle March, ha debuttato sul palcoscenico newyorkese nel 2005. Dopo 137 repliche lo spettacolo è partito da Broadway per un tour americano, e una tappa a Sydney.
Altro grande e duraturo successo a teatro è stato “Wicked”, musical tratto dal romanzo “Cronache dal Regno di Oz in rivolta”, scritto da Gregory Maguire nel 1995, una rivisitazione del celeberrimo “Il meraviglioso Mago di Oz”. Lo show, presentato per la prima volta nel 2003, ha poi fatto il giro del mondo raccontando la vicenda della malvagia Strega dell’Ovest e della sua amicizia con Glinda, la Strega buona del sud.
Infine, il più famoso e duraturo musical di tutti i tempi, “Il Fantasma dell’opera”, tratto dal romanzo omonimo di Gaton Leroux. L’amore infelice che il musicista sfigurato che vive nei sotterranei dell’Opera di Parigi prova per una nuova giovane soprano è in scena a Broadway, al Majestic Theatre, ininterrottamente da 27 anni e ha fatto registrare numeri da capogiro un po’ in tutto il mondo – sono stati oltre 130 milioni gli spettatori, suddividi in 27 Paesi del globo.