Sono stati annunciati lunedì 9 aprile i cinque autori internazionali finalisti del Premio Strega Europeo, giunto alla sua quinta edizione.
Ognuno presenterà il proprio libro al Salone del libro di Torino – nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 maggio – e proprio negli spazi di Lingotto Fiere verrà annunciato il vincitore (domenica 13 maggio, alle 18.30).
Vediamo chi sono i “magnifici 5” che si contendono il riconoscimento:
- Fernando Aramburu, “Patria” (Guanda), tradotto da Bruno Arpaia | Premio Nacional de Narrativa 2017, Spagna
- Olivier Guez, “La scomparsa di Josef Mengele” (Neri Pozza), tradotto da Margherita Botto | Prix Renaudot 2017, Francia
- Lisa McInerney, “Peccati gloriosi” (Bompiani), tradotto da Marco Drago | Baileys Women’s Prize 2016, Irlanda
- Auður Ava Ólafsdóttir, “Hotel Silence” (Einaudi), tradotto da Stefano Rosatti | Icelandic Literature Prize 2016, Islanda
- Lize Spit, “Si scioglie” (E/O), tradotto da David Santoro | Nederlandse Boekhandelsprijs 2017, Belgio
Il Premio Strega Europeo è nato nel 2014, durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, per diffondere la conoscenza di alcune tra le voci più originali della narrativa contemporanea nel nostro Paese.
A concorrere sono cinque romanzi pubblicati di recente in Italia, che hanno vinto nei Paesi europei di origine un qualche premio. Oltre all’autore, dal 2017 viene premiato anche il traduttore dell’opera vincitrice.
I VINCITORI DEL PREMIO STREGA EUROPEO
Aspettando di sapere chi sarà a spuntarla quest’anno, vediamo insieme il palmares del Premio:
- 2017 Jenny Erpenbeck, “Voci del verbo andare” (Sellerio), tradotto da Ada Vigliani
- 2016 Annie Ernaux, “Gli anni” (L’orma), tradotto da Lorenzo Flabbi
- 2015 Katja Petrovskaja, “Forse Esther” (Adelphi), tradotto da Ada Vigliani
- 2014 Marcos Giralt Torrente, “Il tempo della vita” (Elliot), tradotto da Pierpaolo Marchetti