“Più donne che uomini”: Ivy Compton-Burnett torna in libreria per Fazi

A cinquant'anni dalla scomparsa dell'autrice inglese, un romanzo sagace, familiare, dallo stile unico

Aria di primavera, aria di novità – non solo sui balconi delle case e nei parchi ma anche in libreria. Esce oggi, 21 marzo, per Fazi editore Più donne che uomini di Ivy Compton-Burnett.

Una grande autrice inglese del Novecento di cui l’editore italiano inaugura con questo libro il rilancio, in occasione del 50esimo anniversario della morte (avvenuta nel 1969). Un’operazione che nelle intenzioni di Fazi ha lo stesso obiettivo – e, si spera, la stessa risonanza – di quanto già fatto per grandi autrici “dimenticate” nel nostro Paese, come Elizabeth Strout, Rebecca West, Elizabeth Jane Howard ed Elizabeth von Arnim.

Con uno stile unico e una sagacia senza pari, i romanzi di Ivy Compton-Burnett ruotano intorno alle dinamiche familiari quotidiane e ai grandi drammi della vita. In un mix magistrale di temi trattati con humour sottile, l’autrice mette a nudo le ipocrisie della sua epoca.

Più donne che uomini” è l’esempio perfetto di questo suo stile, il racconto di un microcosmo squisitamente femminile dove, dietro una patina di rigidi codici vittoriani, si nascondono segreti enormi, che verranno fuori tutti, uno per volta, in una serie di colpi di scena.

 

IL LIBRO

Inghilterra, inizio Novecento. Josephine Napier è la direttrice di un istituto femminile. Saggia, severa, impeccabile, superiore a tutto e a tutti: ogni suo gesto, ogni sua esternazione cela un velato disprezzo verso il suo interlocutore.

Attorno a lei gravitano il corpo docente e i suoi familiari: il marito Simon, oscurato dalla personalità della moglie, il figliastro Gabriel, in realtà figlio del fratello di Josephine, Jonathan. Jonathan, vedovo, svolge il ruolo dell’anziano zio ed è l’amante segreto ma non troppo di Felix Bacon, giovane sfaccendato.

Al gruppo si unisce presto Elizabeth, vecchia conoscenza di Josephine, che viene assunta come governante. Storiche amiche/nemiche, le due sono state rivali in amore, dividendosi le attenzioni di Simon. Elizabeth, vedova, porta con sé la figlia Ruth. In seguito alla morte improvvisa di Simon tutto precipita: l’avvenimento darà il via a una reazione a catena in cui una serie di colpi di scena sveleranno altrettante verità nascoste e lati oscuri dei protagonisti. Perché nessuno è chi dice di essere.