di Ambra Azzoli
Un film di Joachim Rønning, Espen Sandberg. Con Johnny Depp, Javier Bardem, Brenton Thwaites, Kaya Scodelario, Kevin McNally. Azione, 135’. USA 2017
Per liberare Will dalla sua maledizione, il figlio Henry ha una sola possibilità: recuperare il Tridente di Poseidone. Per farlo ha bisogno del pirata Jack Sparrow e di Carina Smyth, una astronoma orfana, accusata di stregoneria. Ma per arrivare al Tridente dovranno trovare il modo di sfuggire al terribile capitano Salazar, detto El Matador del Mar, ridotto a un morto vivente in cerca di vendetta.
La saga Pirati dei Caraibi, prodotta da Jerry Bruckheimer, torna al cinema e promette di far innamorare vecchi e nuovi fan. Correva l’anno 2003 quando usciva nelle sale, prodotto da Disney Pictures, “La maledizione della prima luna”, con un incredibile Johnny Depp. Da allora sono passati molti anni e film, fino ad arrivare all’ultimo capitolo, “La vendetta di Salazar”.
Tra spaventosi filibustieri, inseguimenti e amori che sbocciano, protagonista è sempre lui, il capitano Jack Sparrow (Depp), ubriacone e sciupafemmine, e si sa quando in scena c’è l’eccentrico pirata non ci si annoia mai.
Questa volta a salvargli la pelle non c’è il caro e vecchio Will Turner (Bloom), ma bensì il figlio di quest’ultimo, il giovane Henry (Thwaites), nato dall’unione con la bella Elizabeth Swann (Knightley), che in quest’ultimo film si vede però molto poco.
Il giovane vuole liberare il padre dalla maledizione che lo tiene prigioniero e l’unico modo per riuscirci è recuperare il fantomatico Tridente di Poseidone. Ma per farlo ha bisogno di Jack Sparrow. E di Carina Smyth (Scodelario), un’orfana con una grande conoscenza dell’astronomia, accusata di stregoneria per via della sua intelligenza.
Oltre che su Johnny Depp, gli occhi sono puntati su Javier Bardem, fascinoso quanto spaventoso nel ruolo del cattivo, supportato da massicci effetti speciali, gli stessi che hanno permesso di ricostruire un giovanissimo Sparrow durante i flashback.
“Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar” è un’avventura che lascia con il fiato sospeso fino alla fine, anche se in alcune parti sembra di avere di fronte un remake dei capitoli precedenti, in modo particolare del primo. Ma gli effetti speciali e le performance dei protagonisti rendono il film godibile.