È iniziata anche in Italia l’avventura di “Patrick Melrose”, la mini-serie in cinque episodi con protagonista Benedict Cumberbatch, che ha già fatto impazzire il pubblico inglese e statunitense. L’appuntamento è ogni lunedì su Sky.
Ogni puntata è adattamento di uno dei romanzi autobiografici dell’inglese Edward St Aubyn – “Non importa”, “Cattive notizie”, “Speranza”, “Latte materno” e “Lieto fine” -, che per l’occasione la casa editrice Neri Pozza ripubblica in edizione integrale, in un unico volume, col titolo “I Melrose”.
La storia è basata sulla vita dell’autore, cresciuto in una disfunzionale famiglia dell’alta borghesia britannica, che ha affrontato la morte di entrambi i genitori, problemi di alcolismo, una dipendenza da eroina, e successivamente la guarigione, il matrimonio e la paternità.
La miniserie è un’epopea dal sapore quasi shakespeariano, dove non ci sono buoni o cattivi ma solo uomini fragili, che lottano ognuno con una dipendenza.
Il protagonista è un tossicodipendente mentalmente instabile che deve affrontare l’improvvisa perdita del padre, protagonista dei ricordi più difficili della sua infanzia. Questo lo costringerà ad affrontare i demoni del passato e a cercare nuovamente la voglia di vivere.
Lo sceneggiatore David Nicholls ha scelto i momenti più importanti della biografia di Patrick Melrose e li ha uniti, puntando più sulla potenza delle immagini e dei particolari (un bicchiere, lo sporco delle strade, un ago) che sui dialoghi.
Del cast fanno parte anche Hugo Weaving, che interpreta il padre di Patrick, David, negli anni ‘60, Jennifer Jason Leigh nel ruolo della madre Eleanor, Pip Torrens, Blythe Danner, Anna Madeley.
“I Melrose” sono un formidabile, blasfemo romanzo di formazione che ha lasciato un segno profondo nella letteratura contemporanea. E la mini-serie promette di fare altrettanto nell’immaginario collettivo.