“Old”: una storia dell’orrore esistenziale, cinica e spietata

M. Night Shyamalan adatta liberamente la graphic novel francese "Castello di sabbia"

Un film di M. Night Shyamalan. Con Gael García Bernal, Vicky Krieps, Rufus Sewell, Ken Leung, Nikki Amuka-Bird. Thriller, 90′. USA 2021

Guy e Prisca stanno attraversando un momento difficile, ma tengono tutto nascosto ai figli Trent e Maddox, per non rovinare loro la vacanza speciale che si accingono a vivere: un periodo di relax in un resort esclusivo e poco noto. La proposta dei gestori del villaggio turistico di accedere a una spiaggia oceanica incontaminata sembra impossibile da rifiutare, ma presto i Capa scopriranno che il luogo nasconde un segreto.

 

A due anni da “Glass”, M. Night Shyamalan torna dietro la macchina da presa con “Old”, thriller liberamente ispirato alla graphic novel “Castello di sabbia” di Pierre Oscar Lévy e Frederik Peeters.

Una famiglia formata da padre, madre e due bambini si reca in un fantastico resort sperduto nel verde di una non specificata località esotica. Partiti per un’escursione su una spiaggia isolata le cose si fanno strane: sembra infatti che qui il tempo passi in modo inusuale, facendo invecchiare tutti più velocemente.

Mescolando thriller, horror e dramma familiare, “Old” è un buon prodotto di intrattenimento in cui sicuramente si nota la mano del regista. Nonostante il soggetto non sia originale, infatti, Shyamalan lo fa suo, prendendosi il suo tempo per introdurci i luoghi e i personaggi, regalandoci panoramiche di quella spiaggia paradisiaca che si trasformerà in un incubo. 

Nonostante l’ambientazione naturalistica e aperta, il film risulta claustrofobico, con i personaggi che sono seguiti da vicino dalla macchina da presa, che li studia nei minimi dettagli a partire dai volti, così da raccontare bene le loro angosce e paure.

L’idea che questa spiaggia misteriosa agisca essenzialmente come una prigione per coloro che la visitano è davvero intrigante, e quando si capisce che ogni ora trascorsa lì equivale a due anni, si genera il panico mentre i bambini invecchiano rapidamente davanti agli occhi dei genitori.

Una storia dell’orrore esistenziale, cinica e spietata dove si affronta l’annosa questione della mortalità. Con qualche ripetizione di troppo che porta ad annacquare l’effetto sorpresa e, quindi, l’inquietudine, ma comunque un buon film.