Un film di Uberto Pasolini. Con James Norton, Daniel Lamont, Bernadette Brown, Chris Corrigan, Valene Kane, Louise Mathews, Keith McErlean. Drammatico, 96′. Gran Bretagna 2020
John è un trentaquattrenne gentile e silenzioso, che di mestiere fa il lavavetri, in giro per Belfast. La sua esistenza terrena è condannata ad esaurirsi a brevissimo termine, per colpa di un male incurabile. Nel poco tempo che gli rimane, John deve fare la cosa più importante della sua vita: trovare una famiglia per il suo bambino di quattro anni, Michael, visto che la madre li ha lasciati entrambi poco dopo la sua nascita. Mentre visitano le coppie disponibili e selezionate per l’adozione, John e Michael passano insieme la loro giornata, trasformando ogni gesto quotidiano in una memoria preziosa.
Uberto Pasolini colpisce ancora! Sette anni dopo il bellissimo e poetico “Still life”, che nel 2013 vinse il Premio per la regia nella sezione Orizzonti, il regista romano conquista di nuovo la Mostra del cinema Venezia con il suo terzo film fa regista, “Nowhere special”.
Anche questa volta è la morte il cuore narrativo della storia, un tema affrontato con sensibilità e umanità. Ma mentre nel primo film veniva raccontato l’immediatamente dopo, qui si parla dell’immediatamente prima.
E lo si fa attraverso la storia di un padre malato terminale e del figlio di 4 anni, che l’uomo vuole sapere felice in una nuova famiglia prima di andarsene.
“Nowhere special”, lo dice il titolo, non ha niente di speciale, se non questa quotidianità fatta di gesti normali eppure potentissimi. John e il piccolo Michael sono soli, da quando la madre li ha lasciati. E insieme affrontano i colloqui con i potenziali genitori adottivi.
È difficile non venire rapiti dal rapporto tenero, intenso e pulito che lega padre e figlio; da una sceneggiatura che colpisce alla stomaco e fa scendere più di una lacrime. È difficile rimanere neutrali di fronte a questo drammatico countdown messo in scena con delicatezza e senza eccessi da Pasolini e interpretato magnificamente.
James Norton e soprattutto il giovanissimo Daniel Lamont toccano vertici assoluti di empatia. La coppia è perfetta, complementare a livello interpretativo, artistico e soprattutto umano.
Lamont incanta lo spettatore e buca lo schermo, facendoci scattare il desiderio di adottarlo noi. James Norton è quasi perfetto, gli manca solo un cambiamento significativo nel finale.
“Nowhere special” è un film commovente e malinconico, che non conosce la durezza del cinema di altri registi, ma racconta la sua storia senza tirarsi indietro, accompagnato anche dalla bella colonna sonora.