“Nessuno come noi”: una commedia romantica con poco di nuovo da dire

Dal romanzo omonimo di Luca Bianchini, una storia ambientata nella Torino di fine anni '80

Un film di Volfango De Biasi. Con Alessandro Preziosi, Sarah Felberbaum, Vincenzo Crea, Leonardo Pazzagli, Sabrina Martina. Commedia, 100′. Italia 2018

Torino, 1987. Vince è un liceale studioso, figlio di un operaio e di una casalinga, innamorato da sempre della compagna di classe Cate. Il suo unico punto di riferimento nel mondo degli adulti è Betty Bottone, la sua insegnante di italiano che si dichiara single per scelta e a cui Vince fa leggere i suoi scritti improntati all’esitazione a vivere pienamente la propria vita. Quando nella classe di Vince arriva un nuovo studente, il ricco e viziato Romeo, gli equilibri saltano, non solo perché Romeo diventerà il migliore amico di Vince, ma anche perché il padre del nuovo arrivato, il celebre professore universitario Umberto Fioravanti, si innamorerà di Betty.

 

Tratto dal romanzo omonimo di Luca Bianchini, “Nessuno come noi” è una commedia romantica ambientata nella Torino di fine anni ’80, quando non esistevano ancora i Social Network e gli smartphone, e per telefonare si usava il fisso, cercando di sfuggire alle orecchie dei genitori invadenti.

In un Liceo si intrecciano le storie di tre adolescenti: Vince (Crea) è segretamente innamorato della sua migliore amica Cate (Martina) che, a sua volta, è affascinata dal nuovo compagno di classe, il ricco e viziato Romeo (Pazzagli). La loro insegnante di lettere Betty (Felberbaum), invece, single e disillusa, si lascia andare a una travolgente passione per Umberto (Preziosi), padre proprio di Romeo.

Sin dall’intro musicale con “Take on me” degli A-ah, si capisce che ci troviamo sul finire degli anni ’80. Se molte cose stavano irrimediabilmente per cambiare, e risulteranno quindi molto lontane al pubblico giovane di oggi, altre sono sempre le stesse. Parliamo dei sentimenti, sì. Amicizia, amore, passione, anticonformismo non passano mai di moda.

Intrecciando i sentimenti degli adolescenti a quelli degli adulti, “Nessuno come noi” viviseziona i meccanismi alla base delle relazioni sentimentali, sottolineando come i processi tendano a ripetersi in modo ciclico, nonostante il progresso, i cambiamenti e le generazioni differenti.

La sceneggiatura – scritta dallo stesso Luca Bianchini e da Marco Ponti – sembra solidarizzare con “gli sconfitti”, con coloro che in amore non vincono. Perché alla fine l’amore, anche se imperfetto, merita comunque di essere vissuto.

Nonostante manchino quel mordente e quelle particolarità che possano distinguerla da tanti altri film italiani dello stesso genere, “Nessuno come noi” è un’opera fresca e leggera, che si concentra su dinamiche universali ed eternamente attuali, per questo sempre vicine al pubblico in sala.