Le Matte da leggere sono due giornaliste catanesi, entrambe nate alla fine degli anni ’70. Carla è un’ex libraia che colleziona parrucche colorate da usare quando canta in un gruppo locale. Mariangela, invece, ha un libro nel cassetto e ama leggere in qualunque luogo, soprattutto tra paglia e fieno, visto che ha anche una grande passione per i cavalli.
Il blog viene aggiornato quattro volte a settimana, con recensioni di libri scritte dalle due amministratrici, ma anche dagli amici, già ribattezzati Matti per le Matte. Oltre al racconto delle letture portate a termine di volta in volta, trovano posto on-line riflessioni più o meno serie sul mondo dell’editoria e racconti delle presentazioni letterarie che si svolgono a Catania.
Conosciamo meglio questa coppia di lettrici accanite, che hanno con il pubblico un dialogo costante e stimolante.
Come e quando è nata l’idea per il blog?
Era l’estate del 2012 ed eravamo sul balcone della redazione dove ci siamo conosciute. Avevamo già da qualche tempo l’idea di fare qualcosa insieme e ci siamo dette “Perché non iniziare dai libri?”. E così è stato. Abbiamo aperto un blog e l’idea del nome ci è venuta ripensando alla faccia e alle parole dei nostri amici alla nostra affermazione “Leggiamo anche due/tre libri a settimana”. Quali parole? “Siete matte!”. Dunque: Matte da leggere.
Perché avete deciso di cimentarvi in quest’impresa? Avevate già delle esperienze analoghe alle spalle oppure questa è la vostra “prima volta”?
L’idea del blog è nata chiacchierando, come dicevamo. Carla non ne aveva mai tenuto uno, Mariangela invece ne aveva aperti diversi e tutt’oggi aggiorna quello dedicato al suo cavallo. Diciamo che non era la prima volta in assoluto, ma era la volta giusta per fare qualcosa di duraturo.
Quali pensate che siano le maggiori difficoltà di gestire un blog?
A volte anche noi abbiamo il blocco dello scrittore. Ci piace un sacco parlare e ancor di più scrivere, questo è certo. Per fortuna, però, abbiamo anche un lavoro (grazie a quello, in fondo, possiamo divertirci facendo altro) e quindi capita che diventi difficile essere puntuali come abbiamo scelto di essere, postando nei giorni che abbiamo scelto per i nuovi aggiornamenti (dal lunedì al giovedì). Altra difficoltà è riuscire a stare dietro anche a tutti gli altri blog che seguiamo, per evitare di trasformarci, inutilmente, in un castello con i ponti levatoi alzati e serrati.
E di gestirlo in due? Com’è collaborare con altre persone? Si perde un po’ della libertà che hanno le blogger “solitarie” oppure l’unione fa la forza ed essere una coppia è utile perché potete consultarvi, e comunque due menti brillanti insieme funzionano meglio di una?
Per noi l’unione fa assolutamente la forza, anzi è la nostra forza. Intanto non avremmo potuto chiamarci Matte da leggere – probabilmente al singolare non avrebbe avuto lo stesso effetto. E poi quando “usciamo dal blog” e facciamo delle presentazioni dei libri che leggiamo, spesso riusciamo a spiazzare l’autore che intervistiamo perché ognuna delle due, nel libro, ha visto una cosa che a volte è uguale, ma molto spesso è diversa. In più ciascuna ha delle peculiarità e preferisce certe letture ad altre, in questo modo riusciamo ad abbracciare diversi settori. Infine, visto che ultimamente il carico di lavoro è davvero tanto, sia come Matte che come giornaliste, riusciamo ad alternarci e a essere sempre presenti.
In base a cosa scegliete i libri da recensire? Capita che le case editrici o gli autori vi propongano dei titoli, oppure seguite sempre e solo l’ispirazione?
Ci piace passare del tempo in libreria. In particolare, amiamo le piccole realtà dove si possono scoprire titoli che non si trovano nelle classifiche dei più venduti. Ci piace parlare con chi di libri ne sa davvero, per conoscere novità delle quali non avevamo mai sentito parlare. Seguiamo dunque l’ispirazione, che a volte è una copertina, a volte una seconda di copertina, a volte il consiglio di un libraio o di un amico. Allo stesso tempo, scandagliamo la rete alla ricerca di novità, e spesso riusciamo a trovare delle chicche. Inoltre case editrici e autori ci propongono i loro titoli, ma questo è un filone parallelo a quello delle nostre letture personali. Ogni volta che veniamo contattate spieghiamo bene quali potrebbero essere i tempi di lettura di quello che ci viene proposto, ma fino ad ora abbiamo avuto a che fare con persone pazienti, per fortuna.
Parliamo per un attimo di libri, i veri protagonisti del vostro blog. La sorpresa del 2014, la delusione del 2014, e il libro che avete al momento sul comodino.
La sorpresa è stata “A volte ritorno” di John Niven, anche se non è un libro del 2014, ma una di noi lo ha letto quest’anno. La delusione “La vampira snob” di Noemi Szecsi, grandi aspettative ma tanta fatica per arrivare fino alla fine. Sul comodino in questo momento abbiamo una “Una moglie modello” (un libro che ci ha inviato un’autrice), l’altra “L’inconfondibile tristezza della torta al limone” di Aimee Bender (suggerimento di un gruppo di lettura). Ma c’è anche tantissima altra roba che aspetta, pazientemente, di essere aperta.
Cosa ne pensano le Matte da leggere dei romanzi che sempre più spesso prendono la via del grande schermo? Quali sono i limiti – e le potenzialità – di un adattamento? E c’è un film tratto da un libro che vi è piaciuto particolarmente (e uno che proprio non avete mandato giù)?
È un problema che ci poniamo spesso. Una delle due va molto al cinema, l’altra un po’ meno. Siamo però concordi sul fatto che alcune volte i film riescono bene, altre malissimo. Solitamente cerchiamo prima di leggere il libro e poi vedere l’adattamento, ma capita anche che un film ci piaccia così tanto da volere poi passare alla versione cartacea. I limiti di una pellicola che traspone un romanzo stanno nel fatto che spesso alcuni aspetti del libro vengono taciuti e alcuni ruoli completamente stravolti. Le potenzialità del mezzo, invece, li avrete già capiti dalla riflessione iniziale: chi si lascia affascinare da un film, se ha un po’ di curiosità si fionda poi sul libro e questo è un bene. Del resto, è anche questo che ha fatto la fortuna di saghe come Harry Potter, Twilight, Hunger Games e lo stesso Signore degli anelli, che magari non tutti avevano letto.
Oggi scrivere un blog – anche e soprattutto di libri – sembra diventata un po’ una moda. Cosa deve avere, secondo voi, un blog per avere successo? Per distinguersi dagli altri e conquistarsi una fettina di pubblico?
Noi puntiamo moltissimo sul locale, non tanto per ciò che riguarda i libri di cui parliamo – su quello siamo abbastanza onnivore – quanto per la vita di tutti i giorni. Abbiamo scelto infatti di “uscire dal blog” e di essere Matte da Leggere non solo online. Oltre alle presentazioni che ci vedono protagoniste in prima persona, cerchiamo di seguire quelle degli altri; se ci sono iniziative editoriali in città (siamo di Catania) cerchiamo di essere attive, così, ad esempio, abbiamo sostenuto, con donazioni di libri, l’apertura di una biblioteca in un quartiere a rischio, abbiamo partecipato ad alcuni festival del libro e siamo molto orgogliose delle spillette, con il nostro avatar, che regaliamo ai nostri amici. Per quanto riguarda il mare magnum del web, la competizione è altissima. Riteniamo che si debbano proporre contenuti originali, evitare di scopiazzare quello che si legge qua e là e anche di chiudersi nel proprio orticello, puntando invece sul dialogo e sul confronto. I social per questo sono un mezzo meraviglioso.
Alcuni blogger, grazie a idee di successo e passione, sono riusciti a farsi notare da case editrici anche importanti oppure testate giornalistiche ed avviare così una collaborazione (o scrivere un libro). Uno su mille ce la fa, oppure è una possibilità concreta? Sognate qualcosa di simile, oppure il vostro blog ti basta?
Con blog tematici questo può essere un risultato. Noi personalmente non ambiamo a scrivere libri e ad avviare importanti collaborazioni. Del resto, nel nostro passato da giornaliste, abbiamo parlato di libri in abbondanza su testate regionali e nazionali, quindi qualche soddisfazione ce la siamo già tolta.
E concludiamo con LA domanda: che progetti avete per il tuo blog? Come lo vedete tra 12 mesi e dove pensate che possa arrivare?
Innanzitutto quest’anno siamo passate da un dominio WordPress a uno tutto nostro, e già questo ci è sembrato un bel passo avanti. La grafica del blog è stata prodotta da una persona che lavora con noi e siamo molto soddisfatte, perché siamo riuscite a ottenere quello che speravamo. Vogliamo continuare a fare crescere questa piccola casa di Carla e Mariangela, e abbiamo dei progetti ben precisi. Abbiamo fatto le nostre pin e per il 2015 stiamo producendo un’agenda delle Matte, una tiratura limitatissima che ci permetterà di fare dei regali di Natale a qualcuno dei nostri amici lettori, reali e virtuali. Poi chissà. Come è successo due anni fa, quando siamo sul balcone cominciamo a chiacchierare e pensiamo a tutti i nostri progetti, sia da blogger che da colleghe. Non ci poniamo nessun limite. Magari fra dodici mesi faremo una nuova versione dell’agenda… questa ci sembra una quasi-certezza.