“Lunar city”: un documentario sul futuro delle spedizioni spaziali

A poco più di 50 anni dal primo allunaggio, l'uomo guarda a nuovi obiettivi, in modo particolare a Marte

Un film di Alessandra Bonavina. Con Jim Bridenstine, Tracy Dyson, Heather Paul, Robert Howard, Lisa Spence. Documentario, 65′. Italia 2019

Poco più di mezzo secolo è trascorso dall’allunaggio della missione Apollo 11 (1969) ad oggi. Un arco temporale molto ridotto, nel quale, grazie al vertiginoso sviluppo delle tecnologie e, in parallelo, delle ambizioni umane, le spedizioni nello spazio hanno avuto, tra successi e fallimenti, un’accelerazione impressionante. Da terreno di competizione tra mega-potenze rivali durante la Guerra fredda, la conquista dello spazio si è in tempi più recenti trasformata in un’alternativa alla vita sulla Terra, e insieme in una nuova occasione di business: non soltanto di turismo, ma anche di altre attività commerciali. Soprattutto, si è trasformata in una collaborazione tra enti scientifici e investitori privati, finalizzata a un obiettivo comune: portare gli esseri umani su Marte, per restarci e ottimizzare conoscenze e nuove forme di vita, sempre tenendo la Luna come quartier generale di riferimento.

 

A poco più di 50 anni dal primo sbarco sulla Luna, il documentario “Lunar City” di Alessandro Bonavina si pome l’obiettivo di raccontare come il campo delle spedizioni spaziali si sia evoluto dal 1969 ad oggi, tra ambizioni, successi e fallimenti, e come si configuri oggi.

Senza dimenticare il passato, come tutto è iniziato, il film guarda soprattutto al futuro, alle prospettive che si aprono per l’umanità e ai progetti in corso. E lo fa attraverso interviste ad astronauti, scienziati e tecnici. Il nuovo obiettivo delle missioni spaziali, lo sappiamo, è Marte, il pianeta rosso.

La parte più interessante di “Lunar City” è quella che si affida alle proiezioni e alle ricostruzioni per gettare uno sguardo a come sarà il mondo in futuro. Meno incisiva, invece, la parte propriamente documentaristica, che si fonda più sulle parole che sulle immagini.

In netto opposizione con ciò che è accaduto in passato, quando la Luna era considerata terreno di competizione tra super-potenze, oggi la conquista dello spazio si è trasformata in una collaborazione tra enti scientifici e investitori privati, finalizzata a un obiettivo comune. Questo è, forse, il messaggio più importante del documentario.