Dall’11 al 13 marzo 2025 l’Olympia di Londra si trasforma nel centro nevralgico dell’editoria internazionale per l’edizione 2025 della London Book Fair. Tre giorni di incontri, contratti, annunci e dibattiti che richiamano circa 30.000 professionisti del libro e oltre 800 espositori da più di 100 Paesi.
La London Book Fair (LBF) è la seconda più importante fiera dell’editoria in Europa, seconda solo a Francoforte per peso strategico.
Presenti anche case editrici e agenti letterari italiani: una ventina nello stand dell’ICE, l’Istituto per il Commercio, un’altra decina gli indipendenti. Un’occasione per promuovere all’estero i nostri autori e per avere il polso di un mercato difficilissimo, come quello anglosassone e globale.
CHE COS’È LA LONDON BOOK FAIR
Più che una “fiera del libro” nel senso classico, la LBF è un grande mercato dei diritti: gli stand sono vetrine, certo, ma il vero cuore dell’evento batte nei tavoli dell’International Rights Centre, dove agenti ed editor si danno appuntamento ogni mezz’ora per vendere e comprare diritti di traduzione, audio, film e TV.
Accanto alla parte puramente commerciale, la fiera prevede oltre 100 seminari e panel distribuiti su diversi palchi tematici (Main Stage, Literary Translation Centre, Author HQ, Audio Village, ecc.); la nuova Academic and Professional Publishing Conference, con focus giornalieri su modelli di business, nuove tecnologie e sostenibilità; premi e riconoscimenti, tra cui i Trailblazer Awards per i giovani professionisti e il Lifetime Achievement Award.
I TEMI DELL’EDIZIONE 2025
L’edizione di quest’anno è costruita intorno a due grandi tematiche, che agitano gli addetti ai lavori:l’impatto dell’intelligenza artificiale sull’editoria e il calo della lettura tra i più giovani. Si parlerà di regolamentazione, copyright e uso responsabile dei modelli generativi. E anche sulle strategie per far sì che bambini e ragazzi si interessino ai libri in un contesto dominato da schermi, video brevi e social.
Accanto a questi due filoni, si parlerà di sostenibilità nella filiera del libro (carta, logistica, green publishing), diversità e inclusione nei cataloghi e nei team editoriali, traduzione letteraria e circolazione delle voci non anglofone, con un ruolo centrale del Literary Translation Centre e di autori ospiti come il cinese Liu Zhenyun, presente come “reading ambassador” del Beijing International Book Fair.
E poi ci sono le nuove tendenze: l’ascesa della romantasy, che domina gli scaffali e i social; l’espansione dell’audio, con un’Audio Village ancora più grande e panel su audiolibri, podcast e nuove forme di fruizione “a orecchio”; il ruolo di TikTok/BookTok e dei social come driver di scoperta – alcune delegazioni nazionali, tra cui Italia e Croazia, avranno persono degli “streaming corners” per creare contenuti dal vivo durante la fiera.
GLI AUTORI DEL GIORNO E IL “CREATIVE OF THE FAIR”
Per il 2025 la LBF ha scelto un quartetto di Authors of the Day che fotografa bene le priorità dell’industria:
- Monica Ali, autrice di romanzi che esplorano identità, migrazioni e integrazione culturale.
- Claudia Piñeiro, voce forte dell’America Latina e della crime fiction sociale.
- Frank Cottrell-Boyce, Children’s Author of the Day e Waterstones Children’s Laureate 2024-2026
- Una quarta figura legata alla narrativa commerciale e al dialogo con il grande pubblico (secondo la selezione ufficiale della fiera)
Novità assoluta, la nomina del primo Creative of the Fair, il fumettista e autore per ragazzi Jamie Smart.
