Lo stile scandinavo: passato, presente e futuro di un modo di vivere la casa

Dall'uso moderato dei colori alla scelta dei materiali: ecco cosa rende di tendenza questo tipo di design

di Andrea Dionisio

 

Prima di diventare di tendenza, lo stile utilizzato in Finlandia, Norvegia, Danimarca, Svezia e Islanda, detto quindi scandinavo, era caratterizzato da linee pulite, naturali e sopratutto funzionali. Viste le condizioni climatiche dei Paesi del Nord, con un inverno lungo 10 mesi e ore di luce limitate, le ragioni di design venivano messe in secondo piano rispetto a quelle pratiche.

A partire dagli anni ‘50, però, si è iniziata ad avvertire l’esigenza di unire alla funzionalità la creatività. Lo stile scandinavo ha superato i confini nazionali, per diventare di tendenza in tutto il mondo.

L’idea di fondo è quella di creare uno spazio funzionale, giocando soprattutto con i materiali. A dominare è il legno, isolante, caldo, ecologico e vivo. Si preferiscono materiali del Nord Europa, come quercia, noce, larice, frassino e betulla, usati se possibile al naturale così da conservare tutti i difetti e le particolarità.

Per ciò che riguarda i colori, se ne utilizzando al massimo tre per ambiente, rigorosamente neutri e con il bianco sempre presente. In un’area geografica in cui le ore di luce, in inverno, sono poche, scegliere per le superfici di casa tonalità chiare, riflettenti e luminose è infatti una necessità.

Spazio anche ai tessuti, con lana, lino e pelle usati al naturale, rimandando l’idea di grezzo. Per ciò che riguarda le fantasia, si prediligono quelle geometriche oppure quelle ispirate al mondo della fauna e della flora.