Un classico della letteratura per l’infanzia, amato da grandi e piccini e capace di risultare attuale anche a oltre 150 anni dalla prima pubblicazione. Difficile indicare un solo elemento che renda “Piccole donne” di Louisa May Alcott tanto popolare.
Al suo successo, che perdura nel tempo, hanno sicuramente contribuito anche i tanti adattamenti cinematografici e televisivi. L’ultimo in ordine di tempo, diretto da Greta Gerwing e interpretato da un cast di stelle, uscirà al cinema a dicembre.
Proprio al libro della Alcott, primo di una serie, e ai suoi alter ego cinematografici di maggior successo è dedicato il nostro appuntamento con “Libri al cinema” versione Young.
IL LIBRO
“Piccole donne“ di Louisa May Alcott venne pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti in due volumi, uno nel 1868, uno nel 1969. L’edizione unica, quella ancora oggi letta e tradotta, nel 1880 con alcune modifiche soprattutto per ciò che riguardava il linguaggio (adattato al parlato dei personaggi).
In Italia le prime parziali traduzioni risalgono al 1908. Da noi gli editori preferirono, come del resto in molti altri Paesi, Francia e Inghilterra compresi, dividere il romanzo in due parti, dato il pubblico di ragazzi a cui era destinato. Ancora oggi è possibile trovare in libreria “Piccole donne” e “Piccole donne crescono”.
La storia delle quattro sorelle March – la giudiziosa Meg, l’impertinente Jo, l’eterea Beth, la vanitosa Amy – e del loro passaggio da bambine e adolescenti ad adulte recupera dettagli di quella della famiglia dell’autrice. Il primo libro copre l’arco temporale di un anno, da Natale a Natale; il secondo riprende la narrazione a tre anni di distanza e accompagna i personaggi per un periodo di tempo molto più esteso.
La tetralogia dedicata alla famiglia March è completata da “Piccoli uomini” (Little Men), del 1871, che narra la vita di Jo alla Plumfield School, scuola fondata assieme al marito, il professor Bhaer, così come si racconta alla fine di “Piccole donne crescono”, e “I ragazzi di Jo” (Jo’s Boys) del 1886.
I FILM
Dal romanzo della Alcott sono stati tratti un gran numero di adattamenti – sono 12 i film e le mini-serie televisive, 2 le versioni animate – ma noi parleremo solo dei quattro più famosi.
Il film diretto da George Cukor, con Katharine Hepburn nel ruolo di Jo, Joan Bennett in quello di Amy e Douglass Montgomery in quello di Laurie, è uscito nel 1933. Si tratta del primo adattamento sonoro di “Piccole donne”, che è valso alla Hepburn la Coppa volpi per la miglior attrice a Venezia (è stata la prima a vincere questo premio).
Una chicca: il film venne proiettato per la prima volta il 16 novembre 1933 e riscosse così tanto successo da indurre i gestori della sala cinematografica a venir meno a una regola rigorosa dell’epoca, quella di cambiare pellicola dopo una settimana di programmazione, “Piccole donne” restò in cartellone per ben tre settimane consecutive.
La pellicola del 1949 diretta da Mervyn LeRoy, un remake a tutti gli effetti del precedente, date le numerose analogie, merita di essere citato principalmente per il cast: Janet Leigh, che sarebbe poi diventata famosa per il ruolo di Marion Crane in “Psyco” interpreta Meg, una Elizabeth Taylor coi capelli biondi Amy.
Nel 1994 è uscita la versione diretta dall’australiana Gillian Armstrong, la terza sonora. A interpretare Jo, questa volta, è Winona Ryder che ottenne la nomination agli Oscar come migliore attrice protagonista per quel ruolo. Insieme a lei, Christian Bale nel ruolo di Laurie, Claire Danes in quello di Beth, Kirsten Dunst in quello di Amy da piccola.
E arriviamo a noi. Uscirà nei cinema americani a dicembre il nuovo adattamento del libro, diretto da Greta Gerwing. A differenza delle precedenti versioni, la sceneggiatura salterà avanti e indietro nel tempo, concentrandosi sulle vite delle sorelle March anche dopo aver lasciato “il nido”.
Emma Watson sarà Meg, Saoirse Ronan Jo, Eliza Scanlen Beth, Florence Pugh Amy. Parata di stelle anche per ciò che riguarda i personaggi “secondari”, con Timothée Chalamet nel ruolo del vicino di casa della famiglia March, Theodore “Laurie” Laurence, Meryl Streep in quello della burbera zia March, Laura Dern in quello dell’amorevole madre delle sorelle. L’attore francese Louis Garrel interpreterà invece il professor Bhaer, l’uomo che incoraggia Jo a realizzare il suo sogno di diventare scrittrice, e che diventerà poi suo marito.
Non ci resta che aspettare di saperne di più sul nuovo adattamento di “Piccole donne”, una storia che ieri come oggi si dimostra capace di affascinare il pubblico, dei lettori e degli spettatori, di tutto il mondo.