Alice nel Paese delle Meraviglie: 10 frasi tratte dal libro di Lewis Carroll

Lo scrittore, matematico, fotografo e logico era nato il 27 gennaio 1832 a Daresbury, in Inghilterra

Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dogson, nacque il 27 gennaio 1832 a Daresbury, in Inghilterra.

Scrittore, matematico, fotografo, logico e prete anglicano, viene ricordato soprattutto per due romanzi: “Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie” (1865) e “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò” (1871).

Le sue storie hanno conosciuto fama imperitura, anche grazie agli adattamenti cinematografici. Come dimenticare, il film d’animazione Disney del 1951 oppure da quello diretto da Tim Burton nel 2010, che conferisce alla storia una sfumatura più dark e inquietante.

Abbiamo riunito i 10 passaggi della storia di Alice che più hanno colpito la fantasia dei lettori – e che molto spesso sono stati riportati anche negli adattamenti cinematografici.

Alice: «Per quanto tempo è per sempre?»
Bianconiglio: «A volte, solo un secondo.»

«Allora dovresti dire quello a cui credi», riprese la Lepre Marzolina. 
«È quello che faccio - rispose subito Alice. - Almeno credo a quello che dico, che poi è la stessa cosa.»
«Non è affatto la stessa cosa! - disse il Cappellaio. - Scusa, è come se tu dicessi che vedo quello che mangio è la stessa cosa di mangio quello che vedo!»
Guardate al senso; le sillabe si guarderanno da sé.
È sempre l'ora del tè, e negli intervalli non abbiamo il tempo di lavare le tazze.
«Ma io non voglio andare fra i matti», osservò Alice. «Be', non hai altra scelta - disse il Gatto. - Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta.» «Come lo sai che sono matta?» disse Alice. «Per forza - disse il Gatto, - altrimenti non saresti venuta qui.»

Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente.

Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull'albero. «Che strada devo prendere?» chiese. 
La risposta fu una domanda: «Dove vuoi andare?»
«Non lo so», rispose Alice.
«Allora, - disse lo Stregatto - non ha importanza».
Potrei raccontarvi le mie avventure… cominciando da stamattina - disse Alice un po’ intimidita - ma è inutile riandare a ieri perché allora ero un’altra persona.
Le erano successe tante cose straordinarie che Alice cominciava sul serio a credere che per lei non ci fossero cose impossibili.
Che roba! Roba dell'altro mondo! Tutto il mondo, oggi, è roba dell'altro mondo! E pensare che fino a ieri le cose avevano un capo e una coda! E se mi avessero scambiata stanotte? Vediamo un po': stamattina, quando mi sono svegliata, ero proprio la stessa? Mi sembra di ricordare che un po' diversa mi sentivo, sotto sotto. Ma se non sono la stessa, allora domando e dico: Chi sarò mai allora? Ah, questa sì che è una domanda da centoventidue milioni!