Lewis Carroll: 10 frasi tratte da “Alice nel Paese delle Meraviglie”

Lo scrittore, matematico, fotografo e logico era nato il 27 gennaio 1832 a Daresbury, in Inghilterra

Autore che ha reso possibile per milioni di lettori di ieri e di oggi, anche grazie ai film e ai cartoni animati tratti dai suoi libri, vivere avventure nel Paese delle Meraviglie, Lewis Caroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dogson, era nato il 27 gennaio 1832 a Daresbury, in Inghilterra.

Scrittore, ma anche matematico, fotografo, logico e prete anglicano, viene ricordato soprattutto per due romanzi: “Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie” (1865) e “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò” (1871).

Abbiamo riunito i 10 passaggi della storia di Alice che più hanno colpito la fantasia dei lettori – e che molto spesso sono stati riportati anche negli adattamenti cinematografici.

 

Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente.

 

«Allora dovresti dire quello a cui credi», riprese la Lepre Marzolina.
«È quello che faccio – rispose subito Alice. – Almeno credo a quello che dico, che poi è la stessa cosa.»
«Non è affatto la stessa cosa! – disse il Cappellaio. – Scusa, è come se tu dicessi che vedo quello che mangio è la stessa cosa di mangio quello che vedo!»

Guardate al senso; le sillabe si guarderanno da sé.

 

È sempre l’ora del tè, e negli intervalli non abbiamo il tempo di lavare le tazze.

 

«Ma io non voglio andare fra i matti», osservò Alice.
«Be’, non hai altra scelta – disse il Gatto. – Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta.»
«Come lo sai che sono matta?» disse Alice.
«Per forza – disse il Gatto, – altrimenti non saresti venuta qui.»

Alice: «Per quanto tempo è per sempre?»
Bianconiglio: «A volte, solo un secondo.»

 

Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero.
«Che strada devo prendere?» chiese.
La risposta fu una domanda: «Dove vuoi andare?»
«Non lo so», rispose Alice.
«Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza».

 

«Potrei raccontarvi le mie avventure… cominciando da stamattina – disse Alice un po’ intimidita – ma è inutile riandare a ieri perché allora ero un’altra persona.»

Le erano successe tante cose straordinarie che Alice cominciava sul serio a credere che per lei non ci fossero cose impossibili.

 

Che roba! Roba dell’altro mondo! Tutto il mondo, oggi, è roba dell’altro mondo! E pensare che fino a ieri le cose avevano un capo e una coda! E se mi avessero scambiata stanotte? Vediamo un po’: stamattina, quando mi sono svegliata, ero proprio la stessa? Mi sembra di ricordare che un po’ diversa mi sentivo, sotto sotto. Ma se non sono la stessa, allora domando e dico: Chi sarò mai allora? Ah, questa sì che è una domanda da centoventidue milioni!