Nuovo capitolo della serie “Quelli della Rodari” edita da Lapis, “Zoe Zannelunghe e i selvaggi alla riscossa“ di Sarah Rossi, illustrato da L. Re, è una piacevole lettura adatta a bambini dai 7 anni in su.
Il preside, il terribile Mario Mariotti, quest’anno è di ottimo umore e il motivo è semplice: finalmente andrà in pensione! Ma non ha ancora fatto i conti con quelli della Seconda B. La classe più pazzesca di sempre!
La piccola Zoe è cresciuta tra gli orsi e i lupi. E quando arriva in città cercando di salvare una piccola volpe rapita e poi irrompe alla scuola Rodari, strani intrusi cominciano ad aggirarsi tra le aule. Sono grossi (ma anche piccoli), pelosi (ma anche pennuti) e soprattutto… selvaggi! In men che non si dica, la situazione precipita. La scuola non è fatta per i selvaggi! O forse sì?
Un libro ricco di momenti esilaranti (su tutti quelli con protagonista la maestra Torchio, che non ci vede da qui a lì e scambia un orso per il suo amato Commendatore), con illustrazioni curate, colorate e simpatiche anche se non invasive (ci sono molte doppie pagine composte da sola scrittura) e una storia che trasmette una serie di messaggi importanti, che i giovani lettori potranno trovare, leggendo tra le righe.
In “Zoe Zannelunghe” si parla di ambiente e difesa degli animali – con il “bracconiere” Geremia (non particolarmente malvagio, diciamocelo) che nel finale diventa preda e viene cacciato con il suo stesso retino -, di amicizia, comprensione verso la “diversità” e coabitazione pacifica.
La protagonista lascia la sua casa nella foresta per salvare una piccola volpe e si ritrova in un luogo a lei estraneo e sconosciuto, la città. Ma per fortuna grazie alla calorosa – anche troppo! – accoglienza di Vera Voglio riuscirà in breve tempo ad ambientarsi. E anche gli altri personaggi, adulti e bambini, scopriranno che gli animali non sono poi così lontani dai nostri usi e costumi…
Una lettura piacevole, che alla fine mette addosso una grande curiosità di leggere qualche altro capitolo delle avventure di “Quelli della Rodari”. E tra Bianca Battaglia, Tamara Tombé, Cecilia Candeggina, Carlo Cucito non c’è altro che l’imbarazzo della scelta.