Quando si parla di festività in letteratura, si sa, reggere il confronto con il Natale non è semplice – se vi sentite nostalgici, date un’occhiata al post sui 10 libri a tema natalizio che abbiamo proposto a dicembre.
Ma i grandi scrittori, da Shakespeare a Yates, da Goethe a Tolstoy, si sono ispirati anche alla Pasqua per le loro opere. Ecco le 10 scene d’autore più affascinanti basate su questo tema, riprendendo un post del Guardian.
1. WILLIAM SHAKESPEARE, RICCARDO II
In procinto di perdere la corona a favore di Bolingbroke – uno dei Pari del regno, duca di Hereford – e dare così il via agli oltre ottantacinque anni di deposizioni, guerre e assassinii che compongono la Guerra delle due rose, il re si paragona a Cristo durante il Venerdì Santo.
2. JOHN DONNE, GOOD FRIDAY 1613, RIDING WESTWARD
La composizione, scritta oltre 400 anni fa, ritrae Donne in un momento cruciale della sua vita: l’anno in cui prese gli ordini religiosi. Nel giorno di Pasqua, il poeta immagina di recarsi ad est per assistere alla crocifissione, ma finisce per argomentare che l’osservazione non ha valore, se non la si è vista direttamente ma solo in spirito.
3. GEORGE HERBET, ALI DI PASQUA
Si tratta di una composizione religiosa (“Lord … let me rise / As larks, harmoniously / And sing this day thy victories”), ma anche giocosa. I versi occhieggiano già a Sterne, Carroll e ai giochi grafici del 20esimo secolo.
4. J. W. GOETHE, FAUST
Il fatidico incontro dello studioso protagonista con Mefistofele avviene proprio il giorno di Pasqua, dopo che un coro di angeli che gioiscono per la risurrezione lo fermano prima che si uccida. Dopo, lui e Wagner camminano tra le persone che celebrano la festa.
5. JANE AUSTEN, ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
La Pasqua segna il punto di svolta del romanzo, quando Elizabeth si trova nel Kent e Darcy, in visita alla zia vicino a Rosings, la sconvolge con la sua proposta. Anche se lei in quel momento lo rifiuta, gli avvenimenti che seguono finiscono per avvicinarli. I romanzi sentimentali, in modo appropriato, si svolgono spesso nella stagione del rinnovamento.
6. LEV TOLSTOJ, RESURREZIONE
Nell’ultimo romanzo di Tolstoj, la celebrazione della Pasqua ortodossa russa descritta nel capitolo 15 rappresenta una pietra di paragone per il contrito e poi redento eroe peccatore, “uno dei momenti più luminosi della sua vita”. E, come spesso accade, è anche un po’ erotico.
7. W.B. YEATS, PASQUA 1916
Nonostante la precedente ostilità verso il nazionalismo armato (da qui il colore verde), Yeats ha onorato coloro che sono morti durante il sollevamento di Dublino nel giorno di Pasqua come martiri, simili a Cristo, provvisti di una loro “terribile bellezza”.
8. THOMAS HARDY, UNKEPT GOOD FRIDAYS
Una risposta stizzosa a tutte le composizioni religiose e positive sulla Pasqua. L’opera di Hardy, che rende omaggio ai Cristo senza nome, a tutti gli uomini uccisi per la loro bontà, a tutte le vittime di torture e oppressioni che non hanno Venerdì santo per ricordare le loro sofferenze, anticipa gli studi successivi sull’oblio e il diritto di essere ricordati.
9. WILLIAM FAULKNER, L’URLO E IL FURORE
La Pasqua del 1928 fa da sfondo a tre delle quattro sezioni di questa saga familiare profonda e moderna, dove alcune scene rimandano alle sofferenze di Cristo e altre suggeriscono la speranza per la nuova vita.
10. RICHARD YATES, EASTER PARADE
Nel romanzo di Richard Yates, che Joan Didion ha giudicato migliore di “Revolutionary Road”, la Pasqua rappresenta l’ultimo momento di innocenza delle due sorelle – una che sfila, una che guarda il corteo -, quando ancora le frustrazioni della vita sono in là da venire.