“La famiglia Addams”: animati, macabri e più divertenti che mai

Il recupero dell'immaginario visivo dei fumetti originali, umorismo e un convincente doppiaggio

Un film di Conrad Vernon, Greg Tiernan. Con Charlize Theron, Oscar Isaac, Chloë Grace Moretz, Finn Wolfhard, Nick Kroll. Animazione, 105′. USA 2019

La famiglia Addams vive infelice e contenta nella sua magione, protetta da una fitta coltre di nebbia. Almeno fino a quando una donna di nome Margaux Needler, conduttrice di un reality televisivo, non fa bonificare la palude sottostante per edificare la città color pastello di Assimilazione. A quel punto trasformare radicalmente la grigia casa degli Addams diventa l’obiettivo di Margaux. Proprio nei giorni in cui vi si sta svolgendo una riunione di famiglia, in occasione della Mazurka della Spada di Pugsley.

 

Dopo oltre vent’anni dalla sua ultima apparizione televisiva, la famiglia Addams è pronta a fare il suo trionfale ritorno sul grande schermo, in un film d’animazione macabro e ironico, scritto da Pamela Pettler e Matt Lieberman e diretto da Conrad Vernon e Greg Tiernan.

Lo spettatore viene portato indietro nel tempo, alla notte del matrimonio di Gomez e Morticia. Questo flashback ci permette non soltanto di ritrovare i personaggi e le loro eccentriche personalità ma anche di osservare come questi vengono considerati dalle persone cosiddette “normali”.

Perché al di là delle risate e delle trovate macabre, “La famiglia Addams” porta da sempre avanti un discorso sulla famiglia e sulla “diversità”, dimostrando alla fine come molto spesso i veri mostri, quelli da cui guardarsi, sono quelli apparentemente meno strani.

Quello che da sempre rende gli Addams degni di nota, ieri come oggi, è il contrasto tra esteriorità bizzarra e dinamiche familiari tutto sommato normali. Gomez e Morticia sono una coppia innamorata come il primo giorno, genitori amorevoli per i figli Mercoledì e Pugsley, alle prese con problemi “normali” per la loro età.

La trama del film – probabilmente il primo di una serie – non è particolarmente originale, ed è facile immaginare dove si andrà a parare. Ma sono il recupero dell’immaginario visivo dei fumetti originali di Charles Addams, l’uso brillante dell’umorismo macabro e del sarcasmo e il doppiaggio italiano azzeccato a dare al film una marcia in più.

Ogni generazione ha avuto la sua Famiglia Addams, e questa nuova versione animata non sfigura al confronto con gli illustri precedenti. E il messaggio di fondo – la necessità di accettare le differenze altrui, e le proprie, invece di volersi omologare a ogni costo – è di quelli che non è mai male riproporre.