“L’uomo senza gravità”: Elio Germano grandissimo nel film di Bonfanti

Un'opera leggera ma mai banale, che unisce grandi effetti speciali, bravi attori e un bel sonoro

Un film di Marco Bonfanti. Con Elio Germano, Michela Cescon, Elena Cotta, Silvia D’Amico,  Vincent Scarito. Drammatico, 107′. Italia 2019

Oscar viene alla luce in una notte tempestosa, nell’ospedale di un piccolo paese e da subito si capisce che c’è qualcosa di straordinario in lui: non obbedisce alla legge di gravità. Fluttua in aria, si libra nella stanza più leggero di un palloncino, di fronte allo sguardo incredulo della madre e della nonna. Le due donne fuggono con il neonato e decidono di tenerlo nascosto agli occhi del mondo per molti, molti anni. Solo la piccola Agata conosce il suo segreto. Fino al giorno in cui Oscar decide che tutto il mondo deve conoscere chi è davvero “L’Uomo senza Gravità”.

 

Quarantacinque anni di storia di una persona speciale che sogna soltanto di essere normale, nel film di Marco Bonfanti “L’uomo senza gravità”, con protagonista Elio Germano, pre-apertura della Festa del cinema di Roma.

Oscar nasce e vola in aria come un palloncino, legato alla mamma solo grazie al cordone ombelicale. Ma da quel taglio inizia un progressivo distacco dal mondo di lei, dal mondo degli altri, di coloro che possono uscire e vivere la vita. Lui invece deve restarsene a casa, fluttuando tra le stanze e con gli occhi rapiti dai cartoni di Batman.

Che belli questi progetti italiani audaci, diversi, che riescono a sviluppare una sceneggiatura potente partendo da un’immagine iniziale azzeccata. “L’uomo senza gravità” è un film leggero senza però essere scontato o banale. Qui si parla di legami familiari, di amori impossibili, delle trappole del mondo dello spettacolo, non soltanto di supereroi.

Il regista Marco Bonfanti viene dal documentario e il suo vissuto si percepisce nella lavorazione studiata a tavolino, nella precisione e cura profonda dei dettagli, delle posture, degli sguardi. Gli effetti speciali sono incredibili, la colonna sonora originale.

E poi c’è Elio Germano. Un attore grande, che risulterebbe interessante anche se si limitasse a leggere l’elenco telefonico. Un attore che seleziona i progetti a cui partecipare con cura, e non delude mai.

Insieme a Michela Cescon, Silvia D’Amico ed Elena Cotta costruisce un gruppo affiatato e potente, che porta una ventata di Italia – e di aria fresca e promettente – in una Festa del cinema di Roma che punta sempre molto sull’internazionalità.