Un giallo ambientato nella Grecia classica, tra trame e oracoli, giochi olimpici e spinte belliche. È questo in sintesi “L’assassinio di Socrate” il nuovo libro dello spagnolo Marcos Chicot che uscirà a settembre per Salani.
Dopo il successo in Spagna e in Italia di “L’assassinio di Pitagora“, l’autore ha affinato gli strumenti del grande narratore, e con questo nuovo romanzo ha conquistato i lettori, scalando le classifiche e risultando finalista al Planeta, il più importante e ricco premio iberico.
Le parole del dio Apollo sul suo amico Socrate, il più sapiente di tutti gli uomini, non erano mutate. “La sua morte sarà violenta…”. Cherefonte iniziò a piangere. “La sua morte sarà violenta, per mano dell’uomo dallo sguardo chiaro”.
Un gruppo di spartani gli passò accanto, notando con disprezzo le sue lacrime. Lui scrutò uno a uno i loro volti, ma avevano tutti gli occhi scuri. L’ateniese si lasciò alle spalle il tesoro dei Sifni e scese di corsa il ripido pendio della via sacra.
Doveva trovare “l’uomo dallo sguardo più chiaro” prima che uccidesse Socrate.
In che modo questo terribile vaticinio si interseca con la condanna a morte da parte del suo stesso padre di un neonato spartano, un bambino dagli occhi quasi trasparenti?
Mentre la guerra tra Atene e Sparta insanguina la Grecia, i destini di uomini politici, artisti e filosofi si intrecciano a quelli delle persone comuni: soldati che combattono fino allo stremo delle forze, madri che lottano per difendere i propri figli, giovani amanti disposti a tutto per difendere il loro amore…
Chicot ha scritto un libro che mette insieme una struttura costruita con perfezione quasi ingegneristica e una divulgazione godibilissima sulla Grecia antica. Dopo i successi editoriali italiani della saggistica sul greco e sul latino con questo romanzo avvincente il mondo classico approda alla grande narrativa popolare.
Reduce da un consenso di pubblico straordinario in Spagna (8 edizioni in 4 mesi, primo in classifica per mesi), l’autore è già invitato a dicembre in Italia al Noir in Festival a Milano.
Plurilaureato, cervello ad altissimo QI (l’autore, 42enne, è membro del Mensa), con esperienza di manager, Chicot mette la sua intelligenza al servizio di una trama costruita con sapienza, ricchissima di informazioni e suggestioni.