L’attesa per gli appassionati della quadrilogia “L’amica geniale” di Elena Ferrante, edita in Italia da E/O, è ormai giunta agli sgoccioli. I primi due episodi della serie tv, adattamento dei libri, verranno infatti proiettati in anteprima alla 75° Mostra del Cinema di Venezia, che si terrà dal 29 agosto all’8 settembre. La serie arriverà poi su Rai Uno in autunno.
Co-produzione HBO e Rai Fiction, diretta da Saverio Costanzo, figlio del celebre Maurizio e già regista di un altro adattamento letterario di successo, quello de “La solitudine dei numeri primi”, la serie racconta l’amicizia, lunga 60 anni, tra Lila ed Elena, detta Lenù. Dalla Napoli del dopoguerra alla Firenze degli anni ‘60, dalle gioie e i dolori della maternità alle difficoltà della maturità.
Al momento sono stati girati otto episodi, di 50’ ciascuno, tratti dal primo romanzo della serie, “L’amica geniale”. In totale le puntate saranno 32, divise in quattro stagioni, una per libro. L’esordio su Rai Uno è fissato per il 30 ottobre.
Dopo un casting durato otto mesi, nel corso dei quali la produzione ha visionato quasi novemila bambini e cinquecento adulti, la scelta per i ruoli delle protagoniste bambine è ricaduto su Elisa Del Genio (Lenù) e Ludovica Nasti (Lila), entrambe al debutto. Margherita Mazzucco e Gaia Girace saranno invece Elena e Lila da adolescenti.
L’unica condizione posta da Elena Ferrante per i casting era appunto quella di scegliere bambini non attori. “I bambini attori raccontano i bambini come gli adulti immaginano che dovrebbero essere – ha spiegato l’autrice in un’intervista. – Invece i bambini che non sono attori hanno più possibilità di uscire dagli stereotipi, specialmente se il regista sa trovare il giusto equilibrio tra realtà e finzione”.
Alla stesura della sceneggiatura – con dialoghi in dialetto napoletano, che verranno sottotitolati ma non doppiati quando la serie uscirà negli Stati Uniti – ha contribuito la stessa Ferrante, la cui identità rimane un mistero.
Per quanto riguarda l’ambientazione, la prima stagione è stata girata in vari luoghi di Napoli e dintorni – a Caserta, Ischia e Gaeta -, ricostruendo le atmosfere del dopoguerra.