Un film di Mario Piredda. Con Nora Stassi, Luciano Curreli, Piero Marcialis, Michele Atzori.
Drammatico, 97′. Italia, Francia 2019
Sardegna in un’area sottoposta alle servitù militari. La sedicenne Anita non ha più la madre, il padre Jacopo si è ammalato di leucemia e ha bisogno di un trapianto di midollo osseo. Né lei né il nonno paterno sono compatibili e la situazione rischia di peggiorare in assenza di un donatore. Non resta che andare a cercare lo zio Gaetano che da anni non parla più con il fratello per un rancore che non sembra poter estinguersi.
È sempre più difficile avere rapporti cordiali, civili e rispettosi con il prossimo. Se poi il prossimo in questione è un fratello, un genitore o comunque un parente, sembra diventare ancora tutto più complicato. E così finiamo per avere maggiori difficoltà a perdonare chi ci è vicino rispetto a coloro che conosciamo poco.
“L’agnello”, film di esordio di Mario Piredda, presentato in concorso ad Alice nella città 2019, ci porta in un angolo della Sardegna ancora rurale e selvaggia per raccontarci una storia familiare tragica, sofferta quanto universale.
Un forte litigio ha allontanato i fratelli Jacopo e Gaetano. Il primo, un serio e onesto lavoratore, dopo la morte della moglie vive con la figlia Anita (Stassi). Il secondo, invece, dopo un anno di reclusione si arrangia vendendo ferro vecchio recuperato illecitamente e passa il tempo in bar discutibili. Ma quando Jacopo si ammala gravemente, Anita e il nonno cercano di riportare Gaetano in seno alla famiglia…
“L’agnello” si sviluppa come un dramma familiare oltre che culturale in salsa sarda, costruito con un taglio realistico e autoriale. Non mancano i momenti teneri ed emozionanti, quando le distanze emotive e caratteriali tra i personaggi si riducono o annullano.
Convincente l’intenzione di mostrare le diverse anime della Sardegna attraverso protagonisti di differenti età e mentalità, anche se alcuni passaggi narrativi sono deboli e poco approfonditi.
Anita è il volto giovane e ribelle dell’isola, e Nora Stassi è bravissima nell’interpretarla. La giovane attrice non mostra timori o incertezze a prendersi sulle spalle gran parte del film, ben supportata dal resto del cast.
Un film consigliato a chi ama la Sardegna ma anche a tutti coloro che hanno situazioni irrisolte con la propria famiglia, e cercano la spinta giusta per provare ad aggiustare le cose.
Il biglietto da acquistare per “L’agnello” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio (con riserva). Ridotto. Sempre.