Claudia è da sempre appassionata di viaggi. Da piccola guardava in tv i racconti di Syusy Blady e Patrizio Roversi e sognava di essere la loro figlia segreta. Sognava continuamente di partire con loro in giro per il mondo e vivere delle fantastiche avventure.
Dopo aver riempito per anni pagine e pagine di diario, Claudia ha deciso di aprire un blog, dall’iconico nome Wanderlust, per condividere col mondo la sua grande passione, i viaggi.
Conosciamola meglio in questa intervista per la rubrica Universo blogger di Parole a Colori.
Come e quando è nata l’idea per il blog?
Scrivere mi è sempre piaciuto, e da quello che ricordo ho sempre scritto. Ho riempito pagine e pagine di diari segreti e ancora oggi, a 32 anni suonati, continuo ad annotare sulle mie Moleskine tutto quello che mi capita durante la giornata. Un giorno, sfogliando i miei vecchi diari, mi sono accorta che le pagine più lunghe e interessanti erano quelle scritte durante i miei viaggi… e il salto dalla carta al digitale è stato naturale. Ma i miei diari non li abbandono!
Perché hai deciso di cimentarti in quest’impresa? Avevi già delle esperienze analoghe alle spalle oppure questa è la tua “prima volta”?
Ho deciso di iniziare questa avventura perché mi piace condividere. Mi è capitato spesso di tornare da un viaggio e raccontare le mie storie ad amici che, dopo cinque minuti, già non mi ascoltavano più. Eh si, gli amici fanno anche questo. Poi ho pensato: ma se inizio a scrivere sul web qualcuno sarà interessato? Questa è la prima volta con un blog su una piattaforma professionale come WordPress. In passato ho collaborato con alcune riviste online, scrivendo recensioni cinematografiche, e ho gestito un piccolo spazio dove scrivevo di eventi e mostre a Roma. Ma la voglia di raccontare cosa succede in giro per il mondo ha preso il sopravvento sugli altri interessi.
Quello che colpisce del tuo spazio quando si arriva sulla Home page è prima di tutto il nome. Perché Wanderlust? Che significato ha questa parola per te?
La prima volta che ho sentito questa parola ero al liceo: la pronunciò la prof di Tedesco e da allora l’ho fatta mia. È una parola che si trova sia ne vocabolario inglese che tedesco. Letteralmente significa ‘voglia di girovagare’.
Raccontaci la giornata di Claudia blogger. Quanto tempo dedichi alla scrittura? E meglio avere una scaletta ben organizzata o lasciarsi guidare dall’ispirazione del momento?
Ho scoperto che gestire un blog è un hobby tutt’altro che frivolo: richiede tempo e dedizione. Di solito cerco di dedicare un’oretta al giorno alla scrittura, non necessariamente per pubblicare, ma anche per organizzare post o buttare giù qualche idea per il futuro. Ma ci sono dei giorni in cui, presa dalla stanchezza, preferisco dedicare il mio tempo libero al divano. Pian piano ho capito che avere una scaletta organizzata, una sorta di piano editoriale, è necessario per dare ordine al mio caos mentale. Mi è capitato spesso di avere così tante idee in testa da perdermene qualcuna per strada o addirittura di non riuscire a trasformarle in post interessanti. Con un piano editoriale non mi dimentico nulla e mi facilito il lavoro.
Quali pensi che siano le maggiori difficoltà di gestire un blog?
La mia difficoltà maggiore è trovare del tempo libero: scrivere un buon post richiede ore. In più cerco sempre di aggiornarmi sulle novità del web, sulle tecniche di comunicazione e anche sugli aspetti tecnici del blogging. Per il resto, con la passione viene tutto spontaneo.
Se potessi scegliere una qualunque città del mondo dove vivere sarebbe?
San Diego, California: caldo tutto l’anno, spiagge, onde e vento nei capelli. Tornerei volentieri anche nella mia amata Napoli, se fosse più vivibile per me sarebbe la città più completa al mondo. Non so se è chiaro ma l’opzione mare è obbligatoria.
Ferie: alla scoperta delle bellezze nostrane o in giro per l’Europa?
Dove capita. Sky scanner alla mano, trovo le migliori offerte e le valuto a seconda dei miei desideri.
Cosa non può mancare nello zaino del perfetto blogger di viaggi?
Macchina fotografica, l’odiosissimo carica batterie portatile per cellulari, e la curiosità, tanta curiosità.
Tre caratteristiche che secondo te deve avere un blog per farsi leggere.
Semplicità di scrittura, grafica leggera e “responsive” e contenuti originali.
E concludiamo con LA domanda: che progetti hai per il tuo blog? Come lo vedi tra 12 mesi e dove pensi che possa arrivare?
Spero di nutrire il mio piccolo blog giorno dopo giorno e non ho idea di dove saremo tra un anno. Il mio progetto è continuare a scrivere, condividere contenuti interessanti e accrescere sempre più le mie conoscenze nel mondo del blogging.