La preveggenza, quando si tratta di opere di finzione, è prerogativa di pochi grandissimi. Era successo a George Orwell con “1984“, romanzo oggi considerato profetico. Sta succedendo adesso a Margaret Atwood e il suo “Il racconto dell’ancella“, tornato al centro dell’attenzione mondiale a oltre trent’anni dall’uscita.

Pubblicato nel 1985, è un romanzo distopico che racconta il futuro degli USA dopo l’ascesa al potere di una setta religiosa, misogina e maschilista, che annienta i diritti delle donne rendendole semplici strumenti per la riproduzione.

A Gilead, questo è il nome della teocrazia, le donne ancora fertili diventano ancelle e, private della loro identità, si spostano di casa in casa con lo scopo di dare una prole ai gerarchi le cui mogli sono sterili.

Il romanzo era già stato adattato per il cinema negli anni ’90, per la sceneggiatura di Harold Pinter e un cast stellare, con nomi del calibro di Natasha Richardson, Robert Duvall, Faye Dunaway, Aidan Quinn, Elizabeth McGovern, senza però essere promossa in maniera massiccia e passando, quasi, sotto silenzio.

 

LA SERIE TV

Lo show in dieci puntate ideato da Bruce Miller è arrivato il 26 aprile sulla piattaforma streaming statunitense Hulu. Nel ruolo della protagonista Offred, Elisabeth Moss, attrice statunitense nota agli appassionati di serie per aver recitato in “Mad Men” e “Top of The Lake”.

Nel cast Joseph Fiennes, Alexis Bledel, Yvonne Strahovski, Max Minghella, Samira Wiley e Ann Dowd.

La serie sta facendo discutere sia per la durezza di alcune scene, sia perché tratta temi che oggi più che mai sono al centro del dibattito mondiale, primo fra tutti quello della sottomissione della donna.

Al momento non si sa quando potremo vedere “Il racconto dell’ancella” in Italia.

 

L’AUTRICE

L’autrice canadese, cinque volte Premio Pulitzer, nelle sue opere presta molta attenzione al femminismo così come alle tematiche ambientali e non nega mai la sua preoccupazione per il futuro del nostro pianeta e per la politica.

Nel 2014, la Atwood ha partecipato al progetto scozzese Future Library, fondato da Katie Paterson, e ha inserito un suo libro inedito in una capsula del tempo che verrà aperta solo nel 2114.

“La priorità negli USA è di arginare la regressione che si sta verificando soprattutto per quanto riguarda la salute delle donne”, ha spiegato intervistata da Literary Hub sul presente e il futuro degli Stati Uniti, così simile a quello da lei raccontato nei suoi romanzi.