Un film di Salvatore Ficarra, Valentino Picone. Con Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Massimo Popolizio, Roberta Mattei, Giacomo Mattia. Commedia, 100′. Italia 2019
Salvo, ladro di arte sacra, un giorno sottrae alla chiesa di padre Valentino un bambinello di grande valore. Scoperto con le mani nel sacco, fugge a perdifiato nella campagna, inseguito dal prete: la corsa dei due finisce miracolosamente nell’anno zero, in cui Salvo e Valentino si ritrovano teletrasportati per caso. Inseguiti da Erode, sulle tracce di due stranieri in possesso di informazioni precise sull’arrivo del Salvatore, i due finiscono per unirsi ai ribelli Zeloti. Ma le differenze di carattere tra Salvo e Valentino finiranno per pesare, e non poco, sulla storia del Natale.
Dopo il grande successo del 2017 con “L’ora legale”, il duo comico Ficarra e Picone torna al cinema con il loro primo film a tema natalizio, “Il primo Natale”.
Il viaggio nella sua accezione più fantastica e il Natale nel suo significato più profondo sono soltanto due dei temi che la pellicola affronta con ironia e fantasia. Il viaggio nel tempo diviene occasione per rivivere la storia di Gesù, reinterpretata in chiave a volte religiosa a volte laica – a seconda del punto di vista.
Ficarra e Picone riescono nella non facile impresa di creare un’opera priva sia di blasfemia che di retorica. Una favola fantasy a cavallo tra presente e passato, popolare sì, ma nel senso più alto del termine, che regala al pubblico la vera magia del Natale.
Un mondo, quello della Gerusalemme dell’anno zero, popolato da bambini sorridenti e coraggiosi, da una famiglia che prova a ribellarsi alle ingiustizie dei potenti, da un Erode sornione, magistralmente interpretato da Massimo Popolizio: una sorta di presepe vivente dove ognuno ha il suo ruolo in quella che sarà la nascita dei Re dei Re.
La cura riservata alle ambientazioni, alla fotografia e agli effetti speciali e la volontà di catapultare lo spettatore nel contesto storico in cui Gesù venne al mondo, poi, rendono “Il primo Natale” un cinepanettone atipico, che fa ridere ma anche riflettere, con intelligenza, sulla contemporaneità.