“Il campione”: un classico sport movie, ben sceneggiato e interpretato

L'opera prima di Leonardo D’Agostini è classica nell'impostazione ma solida e convincente

Un film di Leonardo D’Agostini. Con Stefano Accorsi, Andrea Carpenzano, Ludovica Martino, Mario Sgueglia, Camilla Semino Favro. Commedia, 105′. Italia 2019

Christian Ferro sembra avere tutto dalla vita: a vent’anni vive in una megavilla, ha una fidanzata influencer, migliaia di fan adoranti e un contratto multimilionario con la AS Roma. Ma la sua brillante carriera di attaccante è messa a rischio dal suo carattere iracondo e dalla bravate a cui si abbandona. Il presidente della Roma decide allora di fargli affrontare l’esame di maturità, per inculcargli un po’ di disciplina e migliorarne la pessima reputazione. Per preparare il ragazzo viene ingaggiato Valerio Fioretti, un professore di liceo che dà lezioni private dopo aver lasciato l’insegnamento in classe.

 

Opera prima di Leonardo D’Agostini, prodotta da Matteo Rovere e Sydney Sibilia con la loro società Groenlandia, “Il campione” è un racconto di formazione che spazia tra la satira sul mal costume contemporaneo e il teen movie a sfondo sportivo, calcistico nello specifico.

Cosa succederebbe se un giovane calciatore di successo, viziato e allergico a qualunque regola, fosse costretto a prendere la maturità e quindi a fare i conti con un insegnante privato? E se l’insegnante in questione, chiamato a inculcargli il rispetto delle regole e non solo un’istruzione, si sentisse inutile e senza uno scopo nella vita?

Due personaggi, Christian Ferro (Carpenzano) e Valerio Fioretti (Accorsi), a loro modo soli. Rappresentanti di due mondi opposti, destinati però a incontrarsi e in qualche modo anche ad aiutarsi a vicenda.

Il film utilizza il calcio come pretesto per parlare della vita e del peso del successo. In Christian, che a vent’anni ha già raggiunto l’apice della carriera, che sembra avere tutto ma in realtà si sente molto solo, si possono riconoscere le storie di tanti calciatori di ieri e di oggi. Il mondo del calcio sembra il Paese delle meraviglie, ma in realtà è tanto facile raggiungere la notorietà quanto venire messi da parte – o presi di mira dalla folla. 

Lo script firmato da Giulia Louise Steigerwalt in collaborazione con il regista e con Antonella Lattanzi unisce brillantemente sport, commedia e dramma. L’esordiente Leonardo D’Agostini si dimostra sicuro dietro la macchina da presa, riuscrendo anche a inserire nella pellicola belle azioni di gioco, senza l’aiuto del montaggio.

Se “Il campione” funziona a dovere lo si deve soprattutto alla coppia di protagonisti, Stefano Accorsi e Andrea Carpenzano, che dimostrano grande affiatamento. Grazie alle loro interpretazioni il messaggio del film – l‘importanza dell’apprendimento e della scolarizzazione, a tutti i livelli – arriva forte e chiaro.

 

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Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

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