Un film di Giovanni Virgilio. Con Alessio Vassallo, Stella Egitto, Nino Frassica, Emmanuele Aita, Cosimo Coltraro. Drammatico, 101′. Italia 2022
Francesco Giuffrida è un bambino nella Sicilia degli anni intorno alla Seconda Guerra Mondiale. Il padre è partito per l’America per mantenere da lontano la famiglia, la madre vuole sottrarre i suoi due figli a un destino segnato come il suo: dunque manda Francesco in collegio e suo fratello Antonio in seminario, affinché diventino l’uno medico, l’altro prete. Il bambino sopravvive ai tedeschi e alle bombe e arriva a frequentare l’università, ma pochi esami prima della laurea rimane folgorato dalla prospettiva di entrare in politica per cambiare la situazione dei suoi concittadini. Con il sostegno della Democrazia Cristiana diventerà sindaco del paese, efficiente e amatissimo. Ma il partito non si accontenta della sua onestà e capacità gestionale e vuole da lui un gesto che significherebbe una genuflessione ad interessi più grandi.
C‘erano una volta – e visto il periodo attuale, è davvero il caso di dirlo! – le persone per bene, quelle che decidevano di fare politica pensando alla collettività e al benessere comune, non solo al proprio tornaconto e interesse personale.
Il sottotitolo del film “I racconti della domenica” di Giovanni Virgilio, in uscita il 10 novembre in 27 sale selezionate in tutta Italia, dice già molto di quello che il pubblico si troverà davanti. Perché questa è la “storia di un uomo perbene”; nello specifico la storia, ispirata a quella del nonno del regista, di Francesco Giuffrida, uno dei sindaci più giovani del dopoguerra in Sicilia.
Nato in un paesino dell’entroterra palermitano, figlio di un padre emigrato in America e di una madre che lo manda in collegio per dargli possibilità a lei precluse, Francesco sopravvive alla guerra e ai bombardamenti, si iscrive a medicina ma poi incontra la politica e decide di seguire quella strada.
Eletto sindaco del suo paesino, Francesco prende il suo incarico seriamente e si dà da fare per migliorare la situazione dei suoi concittadini, la moglie Maria sempre al suo fianco. Ma l’uomo dovrà scontrarsi con la caduta delle illusioni, quando dal suo partito, la DC, arriveranno pressioni per farlo deviare dalla sua pratica di buona amministrazione…
“I racconti della domenica” è un film ambizioso, che attraverso la storia di un amministratore di provincia cerca di raccontare quarant’anni di Storia d’Italia. Se nella sua missione generale forse non riesce fino in fondo, in quella singolare mostra i suoi lati migliori.
Francesco è un singolo uomo, certo, ma è anche simbolo del buono che, ieri come oggi, è stato possibile trovare nei diversi ambiti, anche in politica. E oltre a questo è un monito: quanto sarebbe stato possibile ottenere, in Sicilia, in Italia, se più persone come Francesco avessero scelto di seguire la strada “giusta”, di pensare al prossimo e non solo a se stessi?
Il cast – Alessio Vassallo nel ruolo del protagonista, Stella Egitto in quella dell’amata Maria, ma anche Nino Frassica che interpreta Don Peppino ed Emmanuele Aita Ture – recita con sincera partecipazione, e svolge il compito in modo convincente. La regia è curata ma essenziale, concentrata a portare avanti il suo racconto piuttosto che a farsi notare con (quanto mai inutili, in un film come questo!) manierismi.
Un film dall’animo profondamente siciliano e italiano che, al netto di qualche pecca, merita sicuramente una visione. Perché ci ricorda che seguire i propri ideali e la propria integrità non è la strada più facile ma, soprattutto quando si ha il sostegno delle persone care, può essere fattibile.