“I migliori giorni”: 4 episodi per una bella commedia (amara) all’italiana

Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo firmano una storia cinica e contemporanea

Un film di Massimiliano Bruno, Edoardo Leo. Con Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta, Max Tortora, Paolo Calabresi. Commedia, 125′. Italia 2023

La vigilia di Natale, Capodanno, San Valentino, l’8 marzo: ricorrenze che possono rivelarsi cartine tornasole in tema di legami familiari, buone intenzioni, relazioni di coppia e condizione femminile. Nel primo episodio due fratelli ai poli opposti della questione vaccinale rischiano di rovinare la cena della vigilia alla sorella impegnata in politica; nel secondo un imprenditore fa visita con moglie e figlia a una comunità per senzatetto a puro scopo di immagine. Nel terzo un uomo sposato con amante giovanissima cerca di passare San Valentino alternandosi fra le due donne; nel quarto viene chiesto a una conduttrice televisiva di scusarsi pubblicamente per un servizio misogino del quale viene ritenuta corresponsabile.

 

Le feste dovrebbero essere un momento di gioia, serenità, amore e gentilezza, da condividere con gli affetti più cari e con gli amici. Questo in teoria, perché poi, nella pratica, si rivelano spesso la fiera dell’ipocrisia, della finzione e dei baci di Giuda.

Edoardo Leo e Massimiliano Bruno hanno deciso, con coraggio e creatività, di rompere con la tradizione e il perbenismo, portando al cinema “l’altro volto” delle feste e dando voce a tutto quello che negli anni ci siamo tenuti dentro.

“I migliori giorni” è un film cattivo, duro e cinico, che racconta gli aspetti più negativi ed egoisti della nostra società involuta e prigioniera dei propri tabù: il tradimento, il meschino maschilismo in ambito lavorativo, la rabbia. Un film che recupera il format “a episodi”, molto caro alla cinematografia italiana. 

Nei quattro episodi vediamo una famiglia alle prese con il cenone di Natale, un imprenditore impegnato in un Capodanno sociale, una coppia durante San Valentino e un otto marzo in uno studio tv.

I primi due sono i meglio scritti e interpretati, gli altri un po’ più prevedibili e telefonati ma comunque funzionali all’idea di partenza: tutti siamo infelici, costretti in relazioni finite oppure obbligati a reprimere la propria natura e i propri pensieri.

“I migliori giorni” non è il classico film italiano di inizio anno, non regala sorrisi né ottimismo. Lo spettatore, quanto meno, si alzerà con la convinzione di essere migliore di questi personaggi. O almeno speriamo.