Arriverà su Netflix il 15 dicembre, dopo essere uscito al cinema, “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino (qui la recensione). Il film, in larga parte autobiografico, non solo celebra Diego Armando Maradona e la sua influenza sulla vita di una generazione ma anche Antonio Capuano, punto di riferimento e mentore di Sorrentino.
Classe 1940, Capuano è regista e scenografo ma anche autore teatrale, televisivo e cinematografico. Titolare della cattedra di Scenografia all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, fa il suo esordio al cinema nel 1991 con il film “Vito e gli altri”, con cui si aggiudica l’ottava edizione della Settimana internazionale della critica a Venezia.
Nel nostro appuntamento di oggi con “I Fantastici 4”, la rubrica dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo deciso di omaggiare Antonio Capuano, e presentarvelo – se per caso non lo conosceste – attraverso i suoi quattro film più famosi.
VITO E GLI ALTRI
di Antonio Capuano. Con Nando Triola, Gino Apicella, Giorgio Alberti, Roberta Leighton.
Drammatico, 80′. Italia 1991
L’esordio di Antonio Capuano dietro la macchina da presa è una rappresentazione cruda e sincera di un caso di infanzia rubata a Napoli. Un padre ammazza moglie e un figlio, risparmiando l’altro, il dodicenne Vito. Questo percorre tutte le tappe di un itinerario criminale: furtarelli, scippo, spaccio, rapine, prostituzione, fino a commettere un assassinio su commissione.
LA GUERRA DI MARIO
di Antonio Capuano. Con Marco Grieco, Valeria Golino, Andrea Renzi, Anita Caprioli, Rosaria De Cicco. Drammatico, 100′. Italia 2005
Mario è un bambino di nove anni che il Tribunale dei minori ha tolto alla famiglia naturale perché considerato difficile. Giulia e Sandro sono una coppia di quarantenni che convivono da due anni, senza figli, che decidono di chiedere in affidamento un bambino. Viene dato loro Mario. Da quel momento la coppia va in crisi. Giulia è favorevole a una crescita del bambino priva di vincoli “educativi” mentre Sandro non riesce ad accettare questo stato di cose.
L’AMORE BUIO
di Antonio Capuano. Con Irene De Angelis, Gabriele Agrio, Luisa Ranieri, Corso Salani, Valeria Golino, Anna Ammirati, Fabrizio Gifuni. Drammatico, 110’. Italia 2010
Ciro è un ragazzo di strada, introverso e problematico, confinato in galera. Irene una ragazzina chiusa, confinata anche lei, ma nella sua vita borghese e cittadina. Nonostante le differenze, i due hanno qualcosa in comune: le loro vite hanno avuto una svolta negativa nel medesimo momento, in un evento che li ha coinvolti entrambi. Una storia di violenza e tenerezza tra i palazzi borghesi, i bassi della rabbia, il carcere di Nisida.
IL BUCO IN TESTA
di Antonio Capuano. Con Teresa Saponangelo, Tommaso Ragno, Francesco Di Leva, Vincenza Modica, Gea Martire. Drammatico, 95’. Italia 2020
Maria Serra ha un buco in testa: una zona oscura che condiziona tutta la sua vita, ferma al giorno in cui suo padre è stato ucciso. Mario Serra era un vicebrigadiere che il 14 maggio 1977 è rimasto a terra dopo essere stato colpito a morte da Guido Mandelli, attivista di Autonomia Operaia. Ora Maria vive a Torre del Greco con la madre Alba che non parla praticamente più, e sopravvive fra lavoretti precari e frequentazioni con alcuni maschi locali: un poliziotto, un insegnante, un ladruncolo di strada. Finché la sua psicologa la incoraggia ad incontrare a Milano l’assassino di suo padre, uscito di galera dopo aver scontato la sua pena. E Maria è intenzionata ad andare a quell’incontro con una pistola.