Aveva compiuto 90 anni il 3 novembre Monica Vitti, all’anagrafe Maria Luisa Ceciarelli, donna e attrice straordinaria. Ci ha lasciati il 2 febbraio, e tutto il mondo del cinema, italiano e internazionale, le ha dedicato in questi giorni un sentito saluto e diversi omaggi.
La Vitti aveva esordito a teatro, poco più che adolescente, nel ruolo di una cinquantenne. Il cinema era venuto dopo, ma non l’aveva più lasciato – le pellicole interpretato sono 53. La sua ultima apparizione pubblica risaliva al marzo 2002. Vittima di una non specificata malattia degenerativa, da quel momento Monica Vitti era come scomparsa nel nulla. E questo non ha fatto che alimentare il suo mito.
Nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica dedicata al consiglio di pellicole a tema, vogliamo omaggiarla a nostro modo, riproponendo il pezzo dello scorso autunno con le sue quattro interpretazioni più indimenticabili.
L’AVVENTURA
di Michelangelo Antonioni. Con Gabriele Ferzetti, Monica Vitti, Lea Massari, Renzo Ricci, Dominique Blanchar, Dorothy De Poliolo. Drammatico, 140′. Italia 1960
Nel film che inaugura il sodalizio artistico e sentimentale tra lei e il regista Michelangelo Antonioni, Monica Vitti interpreta Claudia, una donna tormentata che inizia una relazione tormentata con il compagno di un’amica misteriosamente scomparsa. Il film è il primo capitolo della cosiddetta “tetralogia dell’incomunicabilità”, che comprende anche “La notte”, “L’eclisse”, di cui parleremo meglio più avanti, e “Deserto rosso”. I quattro film diedero all’attrice fama internazionale.
L’ECLISSE
di Michelangelo Antonioni. Con Monica Vitti, Francisco Rabal, Alain Delon, Louis Seigner, Lilla Brignone, Rossana Rory. Drammatico, 125′. Italia 1962
Terzo film della “tetralogia dell’incomunicabilità”, terzo film in cui Antonioni dirige Monica Vitti e ultimo girato da lui girato in bianco e nero. Dopo una deludente storia d’amore, l’inquieta Vittoria si lega a Piero (Alain Delon), giovane e cinico agente di cambio, solo per evadere dalla routine. Un episodio drammatico le farà comprendere la vera personalità dell’uomo che, come lei, non si recherà al seguente appuntamento.
LA RAGAZZA CON LA PISTOLA
di Mario Monicelli. Con Monica Vitti, Carlo Giuffré, Stanley Baker, Tiberio Murgia, Stefano Satta Flores. Commedia, 102′. Italia 1968
Dopo tanti ruolo drammatici, è Mario Monicelli, su proposta del produttore Fausto Saraceni, e “scoprire” l’anima comica di Monica Vitti, dirigendola in questa commedia. L’attrice interpreta Assunta Patanè, una ragazza siciliana che insegue fino in Scozia l’uomo che l’ha “disonorata” (Carlo Giuffré) con l’intento di vendicarsi. Il film ebbe un grande successo e contribuì notevolmente a ridefinire la carriera dell’attrice romana, soprattutto agli occhi del pubblico.
DRAMMA DELLA GELOSIA (TUTTI I PARTICOLARI IN CRONACA)
di Ettore Scola. Con Monica Vitti, Giancarlo Giannini, Marisa Merlini, Marcello Mastroianni, Corrado Gaipa. Commedia, 107′. Italia 1970
Ettore Scola dirige Monica Vitti, Marcello Mastroianni e Giancarlo Giannini in un film della cosiddetta “commedia all’italiana”. Muratore con moglie vecchiotta e figli non suoi a carico, Oreste (Mastroianni) si innamora della bella fioraia Adelaide (Vitti). Per lei lascia la famiglia, ma l’idillio d’amore è presto interrotto dall’entrata in scena del più giovane e aitante Nello (Giannini), pizzaiolo di origine toscana che, dopo essere diventato amico della coppia, finisce con l’innamorarsi, riamato, di Adelaide. All’iniziale trambusto, segue il tentativo dei tre di trovare una specie di grottesco accordo, ma la gelosia farà finire tutto in tragedia.