di Concetta Piro
Se fosse stato ancora vivo, avrebbe compiuto 150 anni questa settimana. Nato ad Agrigento nel 1867, morto a Roma nel 1936, è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura nel ‘34.
Stiamo parlando di Luigi Pirandello, uno dei più grandi letterati italiani di sempre, drammaturgo, scrittore e poeta, autore di opere come “Il fu Mattia Pascal” e “Uno nessuno e centomila”.
I suoi scritti, spesso trasporti per il teatro, hanno ispirato anche il cinema. Nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica di consiglio di pellicole a tema, abbiamo scelto i quattro migliori adattamenti sul grande schermo.
COME TU MI VUOI di George Fitzmaurice (1932)
Probabilmente il primo film ispirato a un dramma di Pirandello, dal titolo omonimo. La protagonista è una platinata Greta Garbo. La pellicola, in bianco e nero, ha un sapore quasi teatrale.
L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTÙ di Steno (1953)
Totò e Orson Welles dividono la scena con Viviane Romance. Ispirata all’opera omonima di Pirandello, il film di Steno cambia però il finale della storia.
KAOS di Paolo e Vittorio Taviani (1984)
I fratelli Taviani dirigono Franco Franchi e Ciccio Ingrassia nella rappresentazione di quattro delle “Novelle per un anno”, più una da loro inventata ma comunque ispirata ai lavori di Pirandello. Decimo film dei registi toscani, una delle loro opere migliori.
LE DUE VITE DI MATTIA PASCAL di Mario Monicelli (1985)
Presentato in concorso al 38° Festival di Cannes, è splendidamente interpretato da Marcello Mastroianni. Il dramma di Pirandello si fonde con la commedia all’italiana e dà vita a un ibrido piacevole, per quanto distante dalle riflessioni pirandelliane.