di Concetta Piro
Dopo tanta Hollywood, abbiamo pensato fosse il momento di parlare italiano per la nostra rubrica “I Fantastici 4”, l’appuntamento settimanale con il consiglio di pellicole a tema.
Iniziamo con Giancarlo Giannini, attore, doppiatore, regista sceneggiatore, produttore, che qualche giorno fa ha ricevuto l’ennesima onorificenza, è stato nominato cittadino onorario di Palermo.
Abbiamo scelto per voi i suoi quattro migliori film che si concentrano tutti negli anni ‘70, il periodo più florido della sua carriera.
Mimì metallurgico ferito nell’onore di Lina Wertmüller (1972)
L’operaio catanese Carmelo Mardocheo, soprannominato Mimì, licenziato per essersi rifiutato di dare il proprio voto a un mafioso, si trasferisce a Torino per cercare fortuna lasciando a casa la moglie. In Piemonte intreccia una relazione con una giovane sottoproletaria… Eccellente l’interpretazione di Giannini, premiato con il David di Donatello e il Nastro d’Argento come miglior attore.
Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto di Lina Wertmüller (1974)
Il rozzo marinaio siciliano comunista Gennarino Carunchio (Giannini) finisce su un’isola deserta con Raffaella Pavone Lanzetti (Mariangela Melato), una ricca snob. Sarà l’occasione per vendicarsi di secoli di angherie. Cult.
Pasqualino Settebellezze di Lina Wertmüller (1976)
Uno dei personaggi più famosi dell’attore genovese. Un camorrista vigliacco decide di uccidere l’uomo che ha ingannato la sorella, per crearsi un aura di rispettabilità. Il film fu nominato per quattro premi Oscar nel 1977: Migliore Regia, Miglior Film Straniero, Miglior Attore Protagonista e Migliore Sceneggiatura Originale.
L’innocente di Luchino Visconti (1976)
Presentato fuori concorso al Festival di Cannes due mesi dopo la morte del regista, “L’innocente” racconta la storia drammatica di un uomo costretto a una relazione senza rapporti con la moglie malata, di cui ucciderà il figlio nato da un tradimento.
