I FANTASTICI 4 | Il meglio della musica di Beethoven al cinema

Ogni settimana una selezione di pellicole a tema, tra film cult, volti noti e nomi da scoprire

Ricorre nel 2020, precisamente nel mese di dicembre, il 250esimo anniversario della nascita di Ludwig Van Beethoven, considerato uno dei maggiori compositori di tutti i tempi.

Nato a Bonn nel 1770, colpito da sordità progressiva prima dei trent’anni, Beethoven ha lasciato ai posteri una produzione musicale eccezionale, a cui anche il mondo del cinema ha attinto a piene mani. Il suo nome compare infatti ben 1540 volte tra gli autori delle colonne sonore cinematografiche.

Nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica settimanale dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo scelto i quattro film dove, a nostro modesto parere, la musica di Beethoven si sposa in modo più sorprendente con le immagini. Buona visione – e buon ascolto!

ARANCIA MECCANICA

di Stanley Kubrick. Con Malcolm McDowell, Patrick Magee, Adrienne Corri, Michael Bates, Warren Clark, John Clive. Drammatico, 137′. Gran Bretagna 1971

Alex, il protagonista del film di Kubrick, è “un giovane i cui principali interessi sono lo stupro, l’ultra-violenza e Beethoven”. Il regista non solo utilizza la Nona sinfonia classica per accompagnare alcune scene, ma ne inserisce anche una versione accelerata e una elettronica e stravolta, realizzata al sintetizzatore Moog da Wendy Carlos, in una composizione musicale che ha un’estetica inarrivabile.

 

LA FEBBRE DEL SABATO SERA

di John Badham. Con Barry Miller, John Travolta, Karen Lynn Gorney, Joseph Cali, Fran Drescher, Paul Pape. Commedia, 119′. USA 1977

John Travolta entra nella discoteca in cui tutti lo adorano, affascinante e strafottente; saluta gli amici, fa qualche battuta, bacia qualche ragazza. Il tutto mentre in sottofondo suona una versione disco dance della Quinta sinfonia, “A Fifth of Beethoven”, realizzata da Walter Murphy. È sicuramente l’omaggio più ardito fatto dal cinema al compositore.

 

MISERY NON DEVE MORIRE

di Rob Reiner. Con Lauren Bacall, James Caan, Kathy Bates, Richard Farnsworth, Frances Sternhagen. Horror, 105′. USA 1990

L’abbinamento più strambo tra Beethoven e cinema lo troviamo sicuramente nel film di Rob Reiner. Nella famosa scena in cui Annie Wilkes (Kathy Bates) spezza le gambe di Paul Sheldon (James Caan), lo scrittore suo prigioniero, a fare da sottofondo musicale c’è la sonata per pianoforte n. 14 in Do diesis minore, comunemente nota come Sonata al chiaro di luna. La dolcezza della musica si contrappone alla violenza dell’azione.

 

IL DISCORSO DEL RE

di Tom Hooper. Con Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter, Guy Pearce, Jennifer Ehle. Genere Storico, 111′. Gran Bretagna, Australia 2010

Re Giorgio VI (interpretato da uno straordinario Colin Firth) deve parlare alla radio al suo popolo, combattendo contro una balbuzie che lo ha tormentato per anni e che con ogni mezzo ha cercato di domare. Alla fine di un discorso storico, difficile e trascinante, nel film di Hooper viene accompagnato dalla struggente melodia del secondo movimento della Settima sinfonia.