Un film di Genndy Tartakovsky. Con Selena Gomez, Adam Sandler, Andy Samberg, Genndy Tartakovsky, Steve Buscemi. Animazione, 97′. USA 2018
Drac non osa ammetterlo con nessuno, tantomeno con la luce dei suoi occhi, la figlia Mavis, ma sogna un nuovo incontro con una donna, dopo tanti secoli di vedovanza. Vedendolo stressato senza intuirne il vero motivo, Mavis lo coinvolge in una lussuosa vacanza di famiglia, rigorosamente tutta mostri (più Johnny), su un’immensa nave da crociera. Il cinico Drac non salta di gioia: non c’è nulla che il suo hotel sulla terraferma abbia da invidiare a quel presuntuoso transatlantico. O forse sì. Perché il capitano della nave, l’umana Ericka, lo ha colpito al cuore. Possibile che Drac abbia fatto di nuovo “zing”?
Il regista Genndy Tartakovsky ritorna per la terza volta al franchise “Hotel Transylvania”, riproponendo i personaggi che hanno reso le prime due pellicole della serie così amate, e collocandoli su una sovraffollata nave da crociera.
L’ambientazione di “Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa” permette al regista di sfoderare tutto il suo ingegno di grafico e di character design, come nelle sequenze dove dozzine di mostri ballano o giocano a bordo piscina.
L’animazione è ancora più sorprendente che in passato – merito anche alle ambientazioni acquatiche. Quello che invece convince meno, stavolta, è la trama. Si ride, durante la visione, ma lo si fa più per gag semplici, da farsa, che per un’azione degna di questo nome.
Quello che è certo è che il motivo per cui i film della serie funzionano – fin dall’esordio di “Hotel Transylvania” nel 2012 – è proprio per la capacità di riproporre una comicità vecchio stile dandole nuovo smalto, con effetti digitali accattivanti, un’animazione super-colorata, personaggi che è difficile non amare.
Tra risate e scene di ballo coinvolgenti, “Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa”, con la sua anima fortemente estiva e leggera, ci ricorda tra le righe che tolleranza e accettazione dell’altro sono le chiavi per una vita davvero ricca.