di Teacher Cate
To eat well in England, you should have breakfast three times a day [Per mangiare bene in Inghilterra, si dovrebbe fare colazione tre volte al giorno] diceva William Somerset Maugham.
La colazione è un vero e proprio must della cucina anglosassone. Quella classica comprende pancetta o bacon, uova (servite strapazzate, in camicia oppure fritte), pomodori, funghi, pane fritto oppure tostato con burro, salsicce e fagioli. Il pasto inizia con un succo d’arancia e finisce con il celebre tè inglese, servito con latte e marmellata, solitamente di arance. In tavola possono trovare posto anche cornflakes, arringhe affumicate e rognoni piccanti. Un vero e proprio buffet che mette a dura prova lo stomaco d’acciaio dei britannici.
La english breakfast è un pasto ricco di calorie – in media ne contiene 1190 – che gli inglesi possono permettersi perché poi consumano un pranzo molto leggero e cenano presto, quindi al mattino lo stomaco è bello leggero e pronto. Immaginate invece cosa succederebbe se noi italiani mangiassimo così ogni giorno: nessuno arriverebbe a lavoro in orario e il numero di persone sovrappeso schizzerebbe alle stelle.
Se la colazione classica di per sé già vi sembra eccessiva, sentite un po’ cosa succede in giro per il Regno Unito.
La variante servita in Cornovaglia comprende budino di maiale, torte di patate e patate fritte; quella Ulster pane di patate e Farls soda. In Galles si può gustare laverbread servito fritto con pancetta e vongole; in Scozia focaccine “Tattie” e salsicce.