“Guida romantica a posti perduti”: un viaggio catartico per due anime sole

Giorgia Farina dirige Clive Owen e Jasmine Trinca, affiatati e convincenti, in un road movie emotivo

Un film di Giorgia Farina. Con Clive Owen, Jasmine Trinca, Irène Jacob, Andrea Carpenzano, Teco Celio, Edoardo Gabbriellini. Drammatico, 106′. Italia 2020

Benno e Allegra: lui ha superato i cinquanta, è inglese e beve come un dannato; lei, vent’anni di meno, è una blogger di viaggi, con molta fantasia. Entrambi vivono mentendo e non hanno alcuna intenzione di cambiare. Vicini di casa senza essersi mai conosciuti, tutto cambia il giorno in cui lui sbaglia pianerottolo. Il caso porta la strana coppia in una fuga verso posti perduti o dimenticati dove, sostenendosi a vicenda, si riscoprono l’una grazie all’altro.

 

Quando il nostro equilibrio mentale viene meno, facendoci scoprire deboli, fragili, soli, molto spesso reagiamo chiudendoci, anche fisicamente, al mondo. Lo sanno bene Benno e Allegra, i protagonisti di “Guida romantica a posti perduti” di Giorgia Farina, evento speciale delle Giornate degli autori a Venezia.

I protagonisti del film sono due persone infelici, che non si conoscono nonostante siano vicini di casa da sei anni. Un incontro casuale dà il là a un road movie alla ricerca di luoghi sconosciuti e unici in giro per l’Italia e l’Europa.

La storia è intrisa di sofferenza, dolore e abbandono ma ha anche elementi freschi e briosi e un tocco favolistico che non guasta. La sceneggiatura firmata da Giorgia Farina e Carlo Salsa è piuttosto classica nella struttura e lineare nello sviluppo, ma contiene anche quel tocco umanità e malinconia che permettono allo spettatore di apprezzare ciò che vede.

Se “Guida romantica a posti perduti” si distacca dalla solita commedia drammatica esistenziale gran parte del merito è della coppia formata da Clive Owen e Jasmine Trinca, di assoluto valore, convincente, affiatata.

Clive Owen è il perno principale della storia, capace di passare con naturalezza da uno stato all’altro, dall’euforia all’apatia completa. La nostra Jasmine Trinca lo affianca con esperienza e personalità, ritagliandosi i propri spazi con un ruolo molto distante da quelli interpretati negli ultimi anni. Menzione speciale per Andrea Carpenzano, credibile e appassionato.

Oltre alla recitazione, quello che colpisce del film è sicuramente il finale, spiazzante, aperto, capace di veicolare un messaggio sì positivo ma anche controcorrente. Alla fine
Benno e Allegra si scoprono amici, diversi, non necessariamente felici, ma finalmente padroni del proprio destino.

 

Il biglietto da acquistare per “Guida romantica a posti perduti” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre. 

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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