di Alberto Leali
Un film di Francesco Corazzini. Con Baz Luhrmann, Courtney Love, Naomi Campbell, Donatella Versace, Valentino. Documentario, 80′. Italia, USA, 2016
Data di uscita italiana: 25 settembre 2017
Francesco Carrozzini, stimato fotografo, esordisce nel lungometraggio con “Franca: Chaos and Creation”, un documentario sulla figura della madre Franca Sozzani, scomparsa nel dicembre del 2016, direttrice per 28 anni di Vogue Italia, figura spartiacque per l’editoria fashion.
Alla base del progetto c’è l’esigenza filiale di conoscere più a fondo Franca come donna e come madre: si tratta infatti di un film-intervista, che vuole esplorare e capire le scelte personali della Sozzani, ma anche di una lettera d’amore a una donna e madre “speciale”.
Sbarcato fuori concorso al Lido di Venezia nella sezione Cinema nel Giardino della 73° edizione, “Franca: Chaos and Creation” spazia dalla New York in bianco e nero ai Super8 che immortalano una Sozzani giovanissima in gita con i genitori; dalle interviste tv ai viaggi/confessione in macchina di madre e figlio.
Per poi, ovviamente, indugiare sulle folgoranti immagini degli storici servizi fotografici, che hanno trasformato Vogue Italia in una rivista cult e universalmente venerata.
Rivoluzionaria, ribelle, pioniera di un nuovo modo di rappresentare il mondo della moda, geniale nel riconoscere la genialità altrui e nel circondarsi di artisti controtendenza, la Sozzani ha saputo raccontare la società attraverso l’immagine e ha portato la moda dentro la cronaca e le grandi questioni che ancora oggi affliggono o dividono il mondo (inquinamento, guerra, omicidi, chirurgia estetica, violenza sulle donne).
Adorata, ma spesso anche criticata e attaccata dai media, Franca ha sempre fatto l’opposto di quello che indicavano le ricerche di mercato: “Dopo ogni numero ero pronta ad essere licenziata”, confida al figlio.
Prima direttrice di Vogue Bambini, poi a capo di Vogue Italia e di L’Uomo Vogue, poi ancora direttore editoriale della statunitense Condé Nast Publication, Franca ha trasgredito le regole editoriali di un tempo, ridisegnando, con al suo fianco collaboratori talentuosi e preziosi, il mondo della moda.
Carrozzini raccoglie numerose testimonianze di prestigiosi nomi del settore e soprattutto dei fotografi che hanno lavorato con sua madre: si alternano, così, le voci e i volti di Bruce Weber, Peter Lindbergh, Paolo Roversi, Buz Luhrmann, Donatella Versace, Bernard Henri-Levy, Valentino, ma anche le immagini di Gianni Versace, con il quale Franca aprì la strada alle “supermodel”, e le foto di Steven Meisel, che ha realizzato tutte le copertine di Vogue nel corso degli ultimi 26 anni.
Si passano in rassegna, nel frattempo, i più famosi numeri della rivista, come il rivoluzionario Black Issue, dedicato alle modelle nere, che all’epoca venivano censurate e ignorate dalla stampa manierata, o l’iconico Plastic Surgery Issue, dedicato alla moda della chirurgia estetica.
È però dalle domande sugli aspetti più intimi della sua vita, a cui solo un figlio poteva sperare di ricevere risposta, che emerge il lato più inedito e interessante di Franca, una donna tanto in vista pubblicamente, quanto sconosciuta, per sua chiara volontà, nella sfera privata.
“Hai mai fallito?”, “Ti fa paura perdere il potere?”, le chiede con dolce insistenza Francesco; “Perché ti sei sposata?”, “A parte me, chi è la persona di cui ti fidi di più?”, le chiede con tenerezza e complicità.
Carrozzini affida unicamente a se stesso il racconto della Franca privata: ne vengono fuori, così, il cuore, l’istinto, l’intelligenza, l’autoironia, l’equilibrio tra rigore e leggerezza, l’incapacità di ancorarsi al passato e alla nostalgia, i fallimenti e l’attesa del grande amore, la paura della vecchiaia solo dal punto di vista estetico, la fiducia nell’umanità.
“Franca: Chaos and Creation” è un film emotivo ed emozionante, un commovente atto d’amore e al contempo un testamento della storia della Sozzani: una “winner”, come si definisce lei, “perché con le mie idee ho buttato tutte le palle in rete”; un “angelo e guerriero”, come la ricorda affettuosamente Peter Lindbergh; “un mix tra un dipinto di Botticelli e un personaggio di Stendhal”, come la descrive Bernard Henri-Levy.
Il prezioso film di Francesco Carrozzini, che racconta la creatività, il coraggio, l’unicità, ma anche l’inedito ruolo di madre, ne lascia un’immagine intima e indimenticabile. Così, questa donna forte, influente, libera e dalla fragile bellezza ci entra nel cuore, e ci sembra quasi di conoscerla e di volerle bene.
Il film uscirà nei cinema italiani il 25, 26 e 27 settembre. Il resto del mondo potrà vederlo su Netflix.