In questo 2023 dove ho scoperto nuove passioni (leggi, la pasticceria), la lettura non è stata dimenticata ma sicuramente è andata un po’ a rilento. Ho chiuso l’anno con “Fourth Wing” di Rebecca Yarros, uno dei “casi” editoriali di questi mesi, di cui io non avevo nemmeno sentito parlare.
L’accademia militare di Basgiath è la scuola per diventare cavalieri di draghi più spietata ed elitaria che ci sia. Una volta entrati non si hanno altro che due possibilità: laurearsi o morire. Violet Sorrengail già si immaginava a passare i prossimi anni circondata dai suoi amati libri e immersa nel silenzio della biblioteca. Nulla di più lontano da ciò che le sta per accadere.
Quella generalessa di sua madre le ha ordinato di unirsi alle centinaia di candidati disposti a qualunque sacrificio pur di diventare parte dell’élite di Navarra: i cavalieri di draghi. Ma Violet ha solo vent’anni e un corpo ancora poco allenato alla battaglia: la morte per lei potrebbe arrivare in un lampo. I draghi, infatti, non si legano agli umani “fragili”, ma li inceneriscono. E la maggior parte degli studenti non si farebbe scrupoli nell’eliminare Violet pur di migliorare le proprie possibilità di successo o punire la temibile e potente madre, compreso Xaden Riorson, il cavaliere più forte e spietato del Quadrante. E così Violet ogni sera va a dormire con la sfida di riuscire a vedere l’alba del giorno dopo…
“Fourth Wing” è il primo capitolo di quella che si preannuncia come una serie di cinque romanzi, “The Empyrean”. Iniziamo a conoscere qualcosa del mondo di Navarra, dei suoi usi e costumi, e dei suoi conflitti, ma visto che l’azione è circoscritta quasi integralmente all’interno dell’accademia di Basgiath si tratta di accenni.
La protagonista Violet è ben caratterizzata, credibile. Della sua disabilità, se così la vogliamo chiamare, non viene detto molto di preciso, ma si capisce che nel suo passato c’è stato qualcosa che l’ha resa la ragazza fragile che è oggi. Eppure questo non le impedisce di cavalcare un drago gigantesco, di combattere sul tappeto o di lasciarsi andare ad amplessi sfrenati…
Xaden è il classico bello e tenebroso e tormentato, il cavaliere più forte dal passato doloroso di cui la nostra eroina non può fare a meno di invaghirsi – anche se le è stato consigliato di stargli bene alla larga, visto che lui vole ucciderla.
Gli sviluppi della trama – per quanto in larga parte prevedibili – sono intriganti. “Fourth Wing” è un romanzo che si lascia leggere con piacere, capace di far trattenere il fiato in molti passaggi e commuovere in altri. A colpirmi è stata soprattutto quest’ultima componente: ammettiamolo, suscitare emozioni forti non è semplice come sembra, specie in un fantasy. E se le disavventure di un personaggio (non scendo nel dettaglio per evitare gli spoiler) fanno versare lacrime ai lettori… be’, è il segno inequivocabile che l’autore è riuscito a stabilire una connessione forte tra la pagina scritta e la realtà.
Quello che mi ha lasciata piuttosto perplessa sono le descrizioni delle scene di sesso – che gridano “fan fiction” col megafono. Va bene essere espliciti, ma così mi sembra un po’ troppo… E poi perché tutto deve essere così esagerato, così cosmico, così grande, tanto da rasentare il ridicolo? Sembra quasi che oggi sia diventato impossibile parlare di rapporti intimi – soprattutto nei romanzi young adult – senza lasciarsi andare in dettagli poco credibili e gonfiare i toni – e quando leggo cose del genere mi domando sempre che aspettative potrà mai farsi una 14enne di oggi, sul sesso…
Al netto di qualche caduta di stile e scivolone che ci può anche stare, “Fourth Wing” è una bella lettura, coinvolgente, ricca di spunti e colpi di scena. Quando si arriva alla fine, la curiosità per il secondo capitolo della serie, “Iron Flame”, è alle stelle.