Mantova si prepara a ospitare, dal 5 al 9 settembre, il XXII Festivaletteratura, un appuntamento all’insegna del divertimento culturale che si articola in incontri, laboratori, percorsi tematici, concerti e spettacoli con narratori e poeti di fama internazionale, saggisti, artisti e scienziati provenienti da tutto il mondo, secondo un’accezione ampia e curiosa della letteratura.
Il programma, che anima piazze, palazzi e altri luoghi della città, è ricco e variegato, così come il novero degli ospiti chiamati a intervenire, provenienti da tutto il mondo e da diversi ambiti. Si va da Nicole Krauss, tra le più popolari scrittrici statunitensi della sua generazione, al giornalista e scrittore anglo-americano Simon Winchester; dal maestro dell’horror Dario Argento a Nona Fernández, giovane talento della letteratura latinoamericana.
Praga, a cinquant’anni dalla sua primavera, è la “città in libri” di Festivaletteratura 2018. La capitale ceca, dove “ancor oggi, ogni notte, alle cinque, Franz Kafka ritorna a via Celetna a casa sua, con bombetta, vestito di nero” come scriveva Angelo Maria Ripellino, sembra essere fatta della sostanza stessa della letteratura a giudicare dai quasi trecento volumi di Guillaume Apollinaire, Jorge Luis Borges, Umberto Eco, Milan Kundera, Rainer Maria Rilke, Philip Roth e moltissimi altri autori che saranno lasciati in consultazione al pubblico del Festival nella centralissima tenda dei libri.
Ad alcuni classici contemporanei e ad autori forse meno noti ma non meno preziosi, sono dedicati omaggi e inedite rivisitazioni all’interno del programma del Festival. Overload è un gioco teatrale sull’ecologia dell’attenzione e sui meccanismi diversivi del nostro cervello che i Sotterraneo metteranno in scena prendendo spunto dai testi di David Foster Wallace a dieci anni dalla sua scomparsa. A Lita Judge, autrice di un’accurata biografia a fumetti di Mary Shelley, è affidata la celebrazione dei 200 anni di Frankenstein.
All’umorismo, uno dei generi letterari più misconosciuti e bistrattati dalla critica, sono dedicati numerosi e bizzarri eventi, frutto della complicità di scrittori e artisti che hanno coltivato questa passione in semi-clandestinità. Il percorso umoristico “ufficiale” prevede un’incursione di Paolo della Bella ed Ermanno Cavazzoni nella produzione di vignette e giornali satirici tra Ottocento e Novecento, un saggio dialogato di Marco Malvaldi e Stefano Tofani sulla comicità toscana, nonché “Bravo, brevissimo”, una lezione-spettacolo di Guido Conti sulla letteratura umoristica italiana passando per Collodi, Zavattini, Fellini, Longanesi.
Un’importante sezione è dedicata alla “letteratura del crimine”, tra noir e poliziesco. Un doppio confronto tra giallo italiano e giallo internazionale vede di fronte Christopher Bollen e Giancarlo De Cataldo. Tutti al femminile gli incontri con Alicia Giménez-Bartlett, la popolarissima creatrice dell’ispettore di polizia Petra Delicado, e con Jessica Fellowes, autrice della serie dei delitti Mitford, ambientati nell’Inghilterra degli anni Venti. Molto nutrita la pattuglia di autori italiani di crime novel presente al Festival, che comprende anche Gian Mauro Costa e Romano De Marco, Antonio Manzini, Marilù Oliva e Giampaolo Simi, Veit Heinichen e Carlo Lucarelli.
Da sempre attento alle questioni e alle sollecitazioni proposte dalle scienze esatte, Festivaletteratura inaugura quest’anno Scienceground, un terreno per il confronto scientifico, aperto per tutta la durata della manifestazione presso lo spazio di Santa Maria della Vittoria. Animato da una piccola comunità composta da giovani ricercatori e studenti universitari, è un luogo di scoperta, dialogo e approfondimento.
Moltissime le anteprime italiane all’interno di “Pagine Nascoste”, il ciclo di documentari su letteratura e scrittori divenuto un ingrediente essenziale del programma. Tra i film in cartellone segnaliamo in particolare “Dreaming Murakami”, un’immersione nell’universo letterario della scrittore giapponese attraverso l’esperienza della sua traduttrice danese; “The Poetess”, storia della poetessa saudita Hissa “Remia” Halil, balzata agli onori della cronaca per aver denunciato in diretta televisiva il maschilismo arabo e le fatwa sui doveri della donna musulmana; “The Pulitzer at 100”, celebrazione del primo secolo di vita di uno dei più prestigiosi premi letterari e giornalistici al mondo.