“Fedeltà”: amore e tradimento (vero o presunto) nella nuova serie Netflix

Ispirato al romanzo omonimo di Marco Missiroli, un racconto incalzante ma non perfetto

Una serie di Andrea Molaioli, Stefano Cipani. Con Michele Riondino, Lucrezia Guidone, Carolina Sala, Leonardo Pazzagli, Maria Paiato. Drammatico, sentimentale. Italia. 2022-in produzione

 

Se una cosa escludesse l’altra, a chi sarebbe più giusto essere fedeli, al proprio partner o a se stessi? L’interrogativo di fondo di “Fedeltà”, la nuova serie italiana originale Netflix, liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Marco Missiroli, in ultima analisi, è tutto qui.

Ambientati principalmente a Rimini e Milano, i sei episodi che compongono la prima stagione affrontano tematiche universali e sempre attuali come il desiderio, il tradimento e le loro conseguenze, e lo fanno attraverso la storia di due coniugi normali, Carlo (Riondino) e Margherita (Guidone).

Professore part-time di scrittura creativa lui, architetto divenuto agente immobiliare lei, i due sono innamorati ma capita che i loro desideri si allontanino dai confini della loro camera da letto. Carlo desidera la quieta bellezza di una delle sue studentesse, Sofia (Sala); Margherita fantastica sul suo fisioterapista Andrea (Pazzagli).

“Fedeltà” mantiene, almeno nella prima metà della stagione, una tensione interessante da thriller sentimentale. La domanda che lo spettatore inizia a porsi è: Carlo e Margherita sono fedeli l’uno all’altra oppure nascondono dei segreti?, e il dubbio che si genera tiene alta l’attenzione.

Questo, e la colonna sonora, sono sicuramente gli elementi migliori della serie, che però presenta anche i “classici” problemi dei titoli seriali italiani usciti fino a oggi su Netflix (vedi “Summertime”): la trama abbastanza scontata, l’abbondanza di stereotipi nella caratterizzazione dei personaggi, i dialoghi poco naturali e forzati.

Rimanendo abbastanza rigida nella sua struttura, “Fedeltà” non riesce a coinvolgere sentimentalmente lo spettatore, che rimane lì a guardare abbastanza passivo mentre la coppia sullo schermo si sfalda, ossessionata dal dubbio del tradimento. Carlo e Margherita saranno stati fedeli, oppure no? Il dubbio, come ho detto, è intrigante. Sarebbe servita una storia di fondo un pochino più consistente, per andare oltre il voyeurismo televisivo e creare reale empatia.