di Concetta Piro
Guillermo del Toro è stato il trionfatore dell’ultima edizione della Mostra del cinema di Venezia, aggiudicandosi l’ambito Leone d’oro per “The Shape of Water“.
Regista versatile ed esuberante, nei suoi film ama da sempre dare libero sfogo all’immaginazione. E pensate che sono tantissimi anche i progetti che non ha ancora realizzato, come le rivisitazioni di Frankenstein e di Tarzan.
Nel nostro appuntamento del venerdì con “I Fantastici 4”, la rubrica dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo scelto le sue quattro pellicole più interessanti, tra mostri, eroi e storie d’amore particolari.
LA SPINA DEL DIAVOLO (2001)
Spagna, fine anni ’30. Carlos, un bambino di 12 anni, viene abbandonato nell’orfanotrofio di Santa Lucia, un imponente edificio sperduto in una landa desolata. Gli adulti che abitano il collegio intrecciano tra loro una serie di relazioni viziose. Tra oscuri segreti e violenze, una delle pellicole più estreme del regista messicano.
HELLBOY (2004)
Scozia, 1944. La seconda guerra mondiale imperversa. Un esperimento dei servizi segreti nazisti porta alla creazione di una creaturina rossa simile a un diavolo: Hellboy, interpretato da uno straordinario Ron Perlman. Sicuramente il film di del Toro più apprezzato dal grande pubblico.
IL LABIRINTO DEL FAUNO (2006)
1944. Nella Spagna martoriata dalla guerra civile, i militari combattono i ribelli. Ofelia si trasferisce con la madre e il patrigno soldato nei pressi del bosco. La ragazzina si creerà un mondo immaginario per sfuggire dagli orrori che la circondano. Tre premi Oscar, è il film di del Toro più apprezzato dalla critica… almeno fino a oggi.
THE SHAPE OF WATER (2017)
La tenera e bizzarra storia d’amore tra l’inserviente Elisa (Hawkins) e la creatura mutante (Perkins) trovata all’interno di un laboratorio governativo americano in piena Guerra fredda ha commosso la giuria di Venezia 74. Premiato con il Leone d’oro è forse il film più atteso dell’anno – uscirà negli Stati Uniti l’8 dicembre.