di Simona Laboccetta
Un film di Hugo Gelin. Con Omar Sy, Gloria Colston, Clémence Poésy, Antoine Bertrand, Susan Fordham. Commedia, 115’. Francia 2016
Come si diventa genitori? Il rapporto con i propri figli va costruito nel tempo, giorno dopo giorno, oppure è qualcosa di innato, che nasce insieme al bambino o alla bambina? Ed è possibile recuperare il tempo perso, se per qualche motivo non siamo presenti come vorremmo nella vita di un bambino?
Su queste e simili questioni porta a riflettere “Famiglia all’improvviso – Istruzioni per l’uso” il nuovo film di Hugo Gelin con Omar Sy, remake di una pellicola messicana del 2013.
Samuel, vive nel nord della Francia in totale libertà, circondato da belle donne e divertimento. La sua vita viene però messa letteralmente a soqquadro quando viene raggiunto da una sua ex, Kristin, che gli lascia Gloria, la bimba di pochi mesi nata dalla loro breve relazione.
La “vecchia” vita di Samuel va in frantumi e lui, convinto di non riuscire a prendersi cura della piccola, decide di andare alla ricerca di Kristin per riportarle la bambini. Il viaggio lo porta fino a Londra, dove inizia la sua nuova vita con la figlia.
Il legame tra i due cresce giorno dopo giorno, ma quando, otto anni dopo, Kristin si rifarà viva per avere indietro quello che ha lasciato il mondo quasi magico di Samuel e Gloria subirà uno scossone profondo.
“Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse” è una commedia drammatica, per quanto la definizione possa sembrare un ossimoro o un paradosso, che racconta prima di tutto uno splendido rapporto padre-figlia, prima complicato e poi unica ragione di vita.
La regia di Hugo Gelin è semplice, pulita, fatta di pochi artefici, poche ambientazioni e qualche leggera musica di sottofondo, ma con tanti primi piani, soprattutto del protagonista, che trasmettono pienamente le emozioni.
Omar Sy, dopo “Quasi amici”, si conferma capace di emozionare, con una performance brillante, sentita, potente.
Un film bellissimo, emozionante, capace di far sorridere e divertire ma anche riflettere e commuovere. Soprattutto un film non scontato, che ricorda come i cambiamenti siano sempre dietro l’angolo e che molte volte non possiamo farci nulla, dobbiamo solo lasciarci attraversare.
Il finale, per quanto amaro, lascia comunque con un sorriso. Perché la famiglia, non importa se ci nasci o ti ci ritrovi dentro improvvisamente, è soprattutto amore.