“Edison – L’uomo che illuminò il mondo”: un biopic elettrizzante

Benedict Cumberbatch e Michael Shannon protagonisti indiscussi del film di Alfonso Gomez-Rejon

Un film di Alfonso Gomez-Rejon. Con Benedict Cumberbatch, Michael Shannon, Nicholas Hoult, Katherine Waterston, Tom Holland. Biopic, 105′. USA 2017

1880. Thomas Edison, rivoluzionario inventore della lampadina, è sul punto di illuminare Manhattan e di sconvolgere per sempre le abitudini di vita degli americani. L’imprenditore George Westinghouse, a sua volta studioso e inventore, vorrebbe incontrarlo e proporgli di entrare in società. Ma Edison non ha tempo per nessuno, né per i suoi figli né per Westinghouse né per quell’immigrato serbo, di nome Nikola Tesla, che continua a blaterare che la corrente alternata sarebbe una scelta di gran lunga più efficace ed economica. L’incontro tra il giovane Tesla e l’appassionato Westinghouse riscriverà i piani di Edison e la storia della distribuzione dell’elettricità nel mondo.

 

Quali sono le caratteristiche essenziali per poter definire una persona geniale? Un genio è solo chi immagina l’impossibile oppure anche chi sa prendere le idee, brillanti, di altri e renderle realtà? Ed è possibile collaborare, quando si parla di “folli visioni”?

Sono queste alcune delle domande che lo spettatore inevitabilmente si porrà al termine di “Edison – L’uomo che illuminò il mondo” di Alfonso Gomez-Rejon, che porta sul grande schermo l’epico ed elettrico scontro tra Thomas Edison (Cumberbatch) e George Westinghouse (Shannon), due uomini intelligenti e visionari ma opposti per mentalità e stile di vita.

Il film, oltre a essere una sorta di Bignami sul rivoluzionario passaggio dall’illuminazione con le candele alla corrente elettrica, comprendente tutti gli eventi più importanti, mostra soprattutto la contrapposizione umana prima ancora che scientifica che divise fin dall’inizio i due personaggi.

Il lungimirante imprenditore Westinghouse avrebbe voluto collaborare con Edison, unendo gli sforzi per realizzare il sogno comune. Ma lo scienziato si dimostrò invece testardamente indisponibile anche solo ad ascoltarlo, sicuro com’era del proprio genio e arroccato sulle proprie posizioni. Come molte menti geniali prima di lui, Edison aveva enormi difficoltà ad ammettere i propri errori o anche solo a mostrarsi umile…

Il grande limite del film di Gomez-Rejon è l’eccessiva semplificazione degli aspetti tecnici e legali della vicenda. Lo spettatore medio, che poco ne sa di scienza ed energia, finisce inevitabilmente per perdersi in alcune scene clou. Probabilmente una serie o mini-serie televisiva sarebbe stato il format più adatto per una storia di questa portata.

Nonostante questo, la sceneggiatura di Michael Mitnick riesce a far emergere le grandi personalità e le contraddizioni personali dei due protagonisti, incuriosendo chi guarda e portandolo a rivivere una delle svolte cruciali della storia dell’uomo.

Purtroppo i personaggi “secondari” vengono molto penalizzati dallo script. Tom Holland nel ruolo del segretario particolare di Edison e Nicholas Hunt in quello del geniale quanto eccentrico inventore serbo Tesla, ad esempio, appaiono come dignitosi comprimari di Cumberbatch e Shannon ma avrebbero potuto essere sviluppati meglio.

Nel complesso, “Edison – L’uomo che illuminò il mondo” resta una visione godibile, interessante, ricca di colpi di scena e pathos che invoglierà lo spettatore a saperne di più di questa luminosa pagina di storia del XIX secolo.

 

Il biglietto da acquistare per “Edison – L’uomo che illuminò il mondo” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto (con riserva). Sempre.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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