Un’ora di buio lunga un giorno intero: si parte dalle isole del Pacifico e si termina lungo le coste atlantiche. “Cambiare il Cambiamento Climatico, spegnere le luci per accendere il cambiamento”. Torna oggi, 19 marzo, l’Earth Hour, l’Ora della Terra, promossa dal Wwf per combattere il cambiamento climatico.
Dalle 20,30 alle 21,30, nei vari fusi locali, i luoghi pubblici e le case private spegneranno le luci e si uniranno alla mobilitazione globale per salvare la Terra.
Nata nel 2007, l’iniziativa lanciata dal Wwf arriva quest’anno alla decima edizione, forte anche dell’accordo internazionale sul clima raggiunto a dicembre nel vertice Onu di Parigi. Dalla prima edizione, che toccò la sola città di Sidney, siamo passati nel 2015 a 7.000 città e oltre 170 paesi e regioni del mondo impegnati in prima linea, con oltre 2 miliardi di persone e centinaia di imprese coinvolte. L’Earth Hour è oggi il più grande movimento autonomo e spontaneo in difesa dell’ambiente.
Dopo il successo dell’edizione dello scorso anno, l’Earth Hour 2016 promette di toccare numeri da record. Oggi si spegneranno 366 monumenti e luoghi simbolo in 178 Paesi – l’Empire State Building di New York, l’Opera House di Sydney, la Tour Eiffel, ad esempio.
Anche l’Italia partecipa all’evento, con 200 comuni e palazzi storici coinvolti. La manifestazione di punta, che l’anno scorso era all’Expo milanese, quest’anno si sposta a Roma. Il divulgatore Piero Angela spegnerà infatti le luci della Fontana di Trevi, che si tingerà dei colori della Terra grazie alle proiezioni a led alimentate a energia solare su un sottofondo di musica jazz dal vivo. Il buio investirà comunque tutta la Penisola, dal Castello sforzesco di Milano al Teatro Massimo di Palermo, passando per l’Arena di Verona, la scalinata del Pincio a Bologna, Ponte Vecchio a Firenze e il Maschio Angioino a Napoli.
Novità di quest’anno è “Il clima nel piatto“, una partnership tra Wwf e Altromercato, che darà vita a centinaia di cene sostenibili e solidali, a lume di candela, lungo tutto lo Stivale
Il mondo della musica e dello sport scende in campo, a sostegno dell’iniziativa. Il cantante Marco Mengoni torna a essere tra i testimonial dell’Ora della Terra, sostenuta anche da Fedez, Niccolò Fabi e Neri Marcorè. I capitani di tutte le squadre della Lega B di calcio indosseranno invece fasce verdi al braccio durante le gare di questo fine settimana, mentre nella Lega Basket i capitani si riscalderanno con una maglia verde indosso. Non manca all’appello nemmeno il rugby, con la Federazione italiana e la Nazionale Azzurra che invitano a diventare “campioni del clima”.
Un invito che gli italiani sembrano davvero pronti ad accogliere. Un sondaggio di Gfk per il Wwf indica infatti che la preoccupazione per il cambiamento climatico tocca il 94% della popolazione, con l’85% che si dice disposto a modificare il proprio stile di vita, per ridurre l’impatto sull’ambiente.