“E poi c’è Katherine”: una commedia al femminile, sincera e divertente

Emma Thompson eccezionale nel ruolo di una navigata presentatrice di talk show costretta a cambiare

Un film di Nisha Ganatra. Con Emma Thompson, Mindy Kaling, John Lithgow, Hugh Dancy,  Reid Scott, Denis O’Hare. Commedia, 102′. USA 2019

Katherine Newberry è una leggenda della televisione americana. Unica donna alla conduzione di un talk-show serale trentennale, ha smesso da tempo di mettersi in discussione e comanda con dispotismo uno staff di autori, tutti maschi, che non si degna nemmeno di incontrare di persona. Ma i tempi cambiano, gli ascolti calano, Katherine viene accusata di odiare le donne e minacciata di essere sostituita. Improvvisamente costretta a correre ai ripari, ordina al suo staff di rendere lo show nuovamente alla moda e divertente, e assume per caso la “quota rosa” Molly Patel, un giovane inesperta di origini indiane, cresciuta con il sogno di diventare un giorno come lei.

 

Divertente sguardo dietro le quinte del luccicante mondo della tv, “E poi c’è Katherine” ha come protagonista Katherine Newbury – una Emma Thompson in forma smagliante -, conduttrice di talk show un tempo rivoluzionaria che, di fronte all’audience in calo e alla minaccia di essere sostituita, decide cambiare rotta.

Uno dei punti di forza del film è Mindy Kaling – sceneggiatrice, produttrice e interprete nel ruolo di Molly Patel. La Kaling è stata la prima donna, e di colore, a scrivere la premiata serie “The Office” e poi ad avere un programma tutto suo (The Mindy Project), quindi conosce bene la materia di cui parla.

Commedia acuta e pungente, “E poi c’è Katherine” affronta tematiche attualissime come il pregiudizio e la discriminazione sia di genere che razziale sul posto di lavoro, l’avanzare dell’età, le difficoltà di conformarsi agli standard moderni, che ci vogliono sempre belli, giovani e sulla cresta dell’onda. Il tutto con sguardo ironico, senza mai assumere toni da predica.

La sceneggiatura, anzi, si dà molto da fare per evitare gli stereotipi, costruendo personaggi sfaccettati e sinceri. Nel cast spicca l’eccezionale performance della Thompson, divina in questo ruolo di donna in carriera che ricorda per certi versi la Miranda Priestley del Diavolo veste Prada.

“E poi c’è Katherine” è una commedia divertente e sincera, con protagoniste due donne credibili e soprattutto il racconto di una relazione professionale possibile, al femminile, che è un tema tutt’altro che scontato.

 

Previous article“IT – Capitolo due”: un sequel che non delude le attese e rispetta King
Next article“Tutta un’altra vita”: una commedia prevedibile che si salva sul finale
Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here