Dal 16 al 24 ottobre Roma torna a essere la capitale internazionale del cinema, con il suo Festival che da quest’anno passa a chiamarsi semplicemente Festa – una scelta che non è soltanto una sottigliezza lessicale ma una precisa indicazione di intenti.
Lo ha spiegato bene il neo-direttore Antonio Monda: “Negli ultimi anni, in ogni parte del mondo, si è assistito a un aumento incontrollato di festival cinematografici, che si sono sovrapposti, a volte in maniera irragionevole e inappropriata, a quelli con una storia consolidata e gloriosa. La mia prima decisione è stata quella di trasformare il Festival romano in Festa. Può apparire un gioco formale e lessicale, ma in realtà si tratta di una differenza sostanziale: intendo la Festa non solo come un momento di gioia e aggregazione, ma soprattutto di celebrazione del cinema”.
Il programma è uno di quelli da leccarsi i baffi – con spazio dedicato non soltanto ai film ma anche alle serie tv, ai documentari, alle pellicole di animazione. Ogni visitatore potrà crearsi il proprio itinerario, prendendo qui e lì quello che lo attira di più. Intanto ecco qualche indicazioni di massima su quello che non potete perdere.
FILM D’APERTURA – Truth di James Vanderbilt apre la decima edizione della Festa del Cinema di Roma. L’opera prima dello sceneggiatore statunitense, celebre per aver collaborato a The Amazing Spider-Man 1 e 2 di Marc Webb e Zodiac di David Fincher, è un film che attinge al repertorio del thriller politico e giornalistico, interpretato dai premi Oscar Cate Blanchett e Robert Redford. La pellicola si ispira al libro “Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of Power” della giornalista e produttrice televisiva Mary Mapes, e racconta le vicende che hanno portato al controverso caso, noto come “Rathergate”, sui presunti favoritismi ricevuti da George W. Bush per andare alla Guardia Nazionale anziché in Vietnam.
SELEZIONE UFFICIALE – La Festa si pone sotto il segno della discontinuità rispetto al passato, con l’abolizione di concorso, giurie, madrina, cerimonia di apertura e di chiusura. Il solo premio assegnato sarà quello del pubblico. A concorrere, nella Selezione Ufficiale, 37 titoli, divisi tra film, documentari e serie tv, i titoli compresi nel programma della Selezione Ufficiale. I paesi partecipanti sono invece 24.
INCONTRI RAVVICINATI – Ampio spazio viene dedicato agli incontri con registi, attori e grandi personalità del mondo della cultura. Si passa dal due volte candidato all’Oscar Jude Law, protagonista di recente della prima serie televisiva firmata da Paolo Sorrentino, “The Young Pope”, a Wes Anderson e Donna Tartt, sceneggiatore lui, scrittrice lei, che parleranno al pubblico del loro grande amore per il cinema italiano, nato con i film di Fellini, Visconti, De Sica e Germi. Da Renzo Piano, personalità di spicco della cultura italiana nel mondo, che racconta come l’immaginario cinematografico dialoghi con l’architettura, a Paolo Villaggio e Anna Mazzamauro, che a quarant’anni dalla prima apparizione sul grande schermo del ragionier Ugo Fantozzi (era il 1975), incontrano il pubblico e presentano i primi due episodi della fortunata saga oggi disponibile in versione restaurata. Senza dimenticare William Friedkin e Dario Argento, Joel Coen e Frances McDormand, Paolo Sorrentino, Carlo Verdone e Paola Cortellesi.
OMAGGI – Il programma della decima edizione della Festa del Cinema rende omaggio – attraverso anteprime, proiezioni, restauri, dibattiti ed eventi – ad alcune figure chiave della storia del cinema italiano e internazionale. Il percorso va da Ettore Scola ai fratelli Taviani, che da oltre cinquant’anni rappresentano l’eccellenza del nostro cinema nel mondo; passa attraverso il ricordo di Francesco Rosi, scomparso lo scorso gennaio, Pier Paolo Pasolini, di cui ricorre il quarantennale dalla tragica morte, Ingrid Bergman, a cent’anni dalla nascita, Franco Rossi, a quindici anni dalla morte; definisce radici e approdi della settima arte partendo da Luis Buñuel per arrivare ad Alfred Hitchcock e Stanley Kubrick; celebra il mondo dello spettacolo attraverso la rievocazione di Frank Sinatra.
RETROSPETTIVE – A vent’anni dall’uscita del primo lungometraggio, Viaggio nel mondo Pixar celebra la Pixar Animation Studios. Oltre alle proiezioni dei celebri film – da A bug’s life a Inside Out – si terrà una masterclass con la story supervisor Kelsey Mann. Antonio Pietrangeli e la sua opera diventano protagonisti al Cinema Trevi, dove vengono riproposti una serie di film di straordinaria qualità che non appaiono affatto datati. Terza retrospettiva quella dedicata al regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Pablo Larraín. L’evento si svolgerà al MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
EVENTI SPECIALI – Due eventi speciali vedono protagonista il premio Oscar Paolo Sorrentino. Verrà presentato un inedito di quindici minuti, dal titolo “La fortuna”, episodio diretto da Sorrentino nel film collettivo Rio, Eu te amo, terza parte del progetto “Cities of Love”, dopo Paris, je t’aime (2006) e New York, I Love You (2009). La Festa del Cinema si chiuderà poi con la proiezione di una versione estesa de La grande bellezza, con quaranta minuti di scene inedite.
LINEE DI PROGRAMMA ALTERNATIVE – Work in progress è lo spazio dedicato a due interessanti progetti italiani in fase di realizzazione di cui la Festa svelerà le prime immagini. 2 di noi è il nuovo lavoro di Ivan Cotroneo, regista de La kryptonite nella borsa, scrittore di successo e sceneggiatore premiato con il Globo d’Oro per Mine vaganti di Ferzan Özpetek. Luca Rea – autore di programmi d’intrattenimento come Stracult, Cocktail d’amore, Matinée, Isolati e Bla Bla Bla – presenta invece Liberi tutti, racconto della libera epopea delle emittenti televisive private a fine anni ’70. Di Hidden City fanno parte tre pellicole che esplorano la città di Roma, la sua natura più sorprendente, i personaggi meno noti, le storie da scoprire. Il viaggio parte dalla sorgente del fiume Tevere e giunge fino a Fiumara Grande (nella traiettoria seguita nell’opera prima di Massimo Saccares); fa sosta nel cuore dei locali notturni della Capitale, quelli di Showbiz, il secondo lungometraggio di Luca Ferrari; termina al Filmstudio, storico cineclub visto attraverso la cinepresa di Toni D’angelo, autore di Poeti, presentato alla Mostra di Venezia e ambientato fra San Lorenzo e Testaccio.