Una serie diretta da Nick Hurran e Jan Maria Michelini. Con Alessandro Borghi, Kasia Smutniak, Patrick Dempsey, Laia Costa. Drammatico, thriller. Italia, Regno Unito, Francia. 2020-in produzione
Prende il via oggi, venerdì 17 aprile, su Sky Atlantic, “Diavoli”, la serie tv tratta dal romanzo omonimo di Guido Maria Brera. Dieci puntate dirette da Nick Hurran e Jan Maria Michelini, girate in lingua inglese e ambientate tra Londra e Roma, con protagonisti Alessandro Borghi, Kasia Smutniak e Patrick Dempsey.
Thriller finanziario dal montaggio serrato, “Diavoli” ruota attorno al legame profondo e complesso tra due uomini: Massimo Ruggero (Borghi), Head of Trading della New York London Investment Bank, una delle più importanti banche di investimento al mondo, e Dominic Morgan (Dempsey), CEO della banca e suo mentore. Il rapporto tra i due inizierà a sgretolarsi a causa di una serie di eventi e segreti pronti a venire a galla.
Ambientati nel 2011, dopo la crisi finanziaria che ha rischiato di mandare a picco l’economia americana, i primi due episodi della serie ci portano a rivivere gli eventi che hanno poi cambiato la vita del protagonista, attraverso una serie di salti temporali.
Interessanti, a livello narrativo, gli intrecci tra i vari personaggi, che ci vengono mostrati insieme ma anche nelle loro story line personali. In questo modo, non sono solo i protagonisti ad avere grande rilevanza, ma anche tutti gli altri – Carrie Price (Harmsen), la compagna di Massimo, ad esempio, tragicamente riapparsa dopo anni, oppure Nina Morgan (Smutniak), moglie di Dominic.
Senza nulla togliere all’estetica della serie, caratterizzata dai colori freddi dei grandi palazzi e delle vetrate, e alla narrazione incalzante, composta da piccoli tasselli che alla fine compongono il puzzle finito, di “Diavoli” colpiscono soprattutto i due protagonisti maschili. Il duellare dialettico di Alessandro Borghi, con il suo inglese perfetto, e Patrick Dempsey è un piacere per le orecchie e per gli occhi.
Il mondo della finanza, un mondo in cui il potere e gli inganni sono all’ordine del giorno, è il terzo attore di spicco. In questo caso si riesce persino ad apprezzarne il linguaggio tecnico, abbastanza accessibile anche al grande pubblico.