Un film di David Leitch. Con Ryan Reynolds, Josh Brolin, Zazie Beetz, Julian Dennison, Morena Baccarin. Azione, 119′. USA, 2018
Il mercenario malato di cancro e trasformato in un essere pressoché immortale, capace di rigenerarsi da ogni ferita, si gode finalmente la vita insieme alla compagna Vanessa. Ma ad accettare irresponsabilmente, com’è nel suo stile, missioni da sicario in giro per il mondo si finisce per farsi dei nemici e arriva presto per Deadpool il momento di pagare il conto. Una batosta tale da ritrovarsi a casa degli X-Men, con Colosso che ancora una volta gli dà la possibilità di essere un eroe e lo porta con sé in una missione per calmare un giovanissimo e potente mutante. Prevedibilmente le cose non vanno a finir bene e Deadpool si ritrova nei guai insieme al ragazzino a cui però si sta affezionando tanto che, quando dal futuro giungerà un letale guerriero deciso a ucciderlo, il loquace ex mercenario farà tutto il possibile per proteggere il giovane.
Quando due anni fa fece il suo debutto al cinema Deadpool, eroe scorretto, egoista, volgare e vanesio, furono in molti a rimare spiazzati e allo stesso tempo piacevolmente sorpresi dal suo stile e dal suo linguaggio, così distanti da quelli classici dei personaggi Marvel.
La performance di Ryan Reynolds conquistò persino i critici, portando l’attore americano – e il film – a un passo dal Golden Globe. Un vero stravolgimento delle regole, quello messo in atto da David Leitch e dal suo protagonista!
Alla fine del primo episodio avevamo lasciato Deadpool pronto a godersi la vita insieme alla sua bella, la ex prostituta Vanessa (Baccarin). Il sequel – voglio subito tranquillizzare i fan – riesce nella non semplice impresa di non rovinare quanto di buono fatto in passato.
“Deadpool 2”, infatti, è ricco di colpi di scena, intenso, divertente, coinvolgente. E segna una svolta inaspettata per il protagonista, una svolta intimistica e profonda.
La struttura del film e lo stile registico spiazzano ancora una volta, alternando con naturalezza e buona efficacia momenti da commedia pura ad altri insolitamente drammatici e commoventi. Il tutto restando però fedeli al principio numero uno del franchise: mai prendersi completamente sul serio!
E questa massima si applica a tutto e tutti. Anche al villain di turno, il rude e muscoloso Cable (Brolin), che nonostante la determinazione si mostra ben presto in sintonia con il clima ironico e citazionista della storia.
Non crediamo sia solamente un caso che Josh Brolin abbia accettato di interpretare quasi contemporaneamente due cattivi tanto diversi tra loro: il cupo e letale Thanos di “Avengers: Infinity war” (qui la recensione), e poi Cable, altrettanto furioso ma anche umano e ironico.
“Deadpool 2” vive degli improvvisi ed esilaranti dialoghi tra i protagonisti, giocati sull’equivoco e sulla provocazione verbale su temi scottanti come il razzismo, la pedofilia, l’omosessualità.
Per il fan di prima data potrebbe risultare un po’ meno riuscita la parte romance della storia, che per certi versi rievoca film come “Ghost” e “Al di là dei sogni”, ma da critici imparziali dobbiamo dire che neppure questa stona.
Ryan Reynolds si rivela ancora una volta strepitoso dentro gli scomodi panni di Deadpool, dimostrando di possedere una grande vis comica unita a un’ironia graffiante.
Ottime le scelte dei nuovi attori, che si dimostrano all’altezza del compito e in perfetta sintonia col resto del cast. Menzione speciale per Zazie Beetz nel ruolo di Domino, una versione femminile, sexy e cazzuta di Gastone.
“Deadpool 2” ci insegna, con irriverenza e ironia, che è sempre possibile cambiare il proprio destino. Magari decidendo di dare fiducia e affetto anche al soggetto più improbabile dell’universo.
Prima di chiudere, vi suggeriamo di rimanere seduti fino alla fine dei titoli di coda, perché altrimenti rischiate di perdere il momento più bello e spassoso di questo secondo episodio.
Il biglietto da acquistare per “Deadpool 2” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto (con riserva). Sempre.