Edizione numero 63 dei David di Donatello, gli Oscar del cinema di casa nostra, “una grande festa per il cinema italiano”, come ha sottolineato diverse volte durante la serata il presentatore Carlo Conti, nel segno di Napoli. E delle donne.
Ad aprire la cerimonia di premiazione, il monologo di Paola Cortellesi, su testo di Stefano Bartezzaghi, che ha spiegato come certe parole – da gatto morto a cortigiano, da massaggiatore a uomo di strada – declinate al femminile assumano un significato negativo e offensivo.
Dopo di lei, sul palco, le attrici Jasmine Trinca, Giovanna Mezzogiorno, Isabella Ragonese, Claudia Gerini, Serena Rossi e Sonia Bergamasco, vestite di nero e con la spilla di “Dissenso comune”, la risposta italiana al movimento americano #MeToo, hanno ripetuto le frasi che spesso è capitato loro di sentirsi rivolgere. “Brava, sei una donna con le palle”, “Te la sei cercata”…
Dall’impegno civile ai David veri e propri, vincitrice indiscussa è stata la città di Napoli , protagonista con i suoi paesaggi e il suo variegato immaginario di tante pellicole premiate (“Ammore e malavita”, “La tenerezza”, “Gatta Cenerentola”, “Napoli velata”).
I Manetti Bros., con il loro musical che prende di mira in chiave comico-grottesca la malavita, portano a casa 5 statuette: miglior film, attrice non protagonista, musicista, canzone originale, costumista. Il miglior regista è il giovane Jonas Carpignano (“A ciambra”), il miglior regista esordiente lo scrittore Donato Carrisi (“La ragazza nella nebbia”).
Poche sorprese per i David artistici. Jasmine Trinca è la migliore attrice protagonista per “Fortunata”, e dedica il premio alla figlia – “Bella di mamma. Sii forte, libera e coraggiosa” -; Claudia Gerini la non protagonista per il ruolo della dark lady nel musical dei Manetti.
Miglior attore è Renato Carpentieri, mattatore nella “Tenerezza” di Gianni Amelio, premiato da Diane Keaton e molto commosso; mentre Giuliano Montaldo si aggiudica il David come miglior attore non protagonista per “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni.
A SEGUIRE TUTTI I DAVID 2018
- Miglior film: Ammore e malavita regia di Manetti Bros.
- Miglior regista: Jonas Carpignano, A Ciambra
- Miglior regista esordiente: Donato Carrisi, La ragazza nella nebbia
- Migliore sceneggiatura originale: Susanna Nicchiarelli, Nico, 1988
- Migliore sceneggiatura adattata: Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, Sicilian Ghost Story
- Miglior produttore: Luciano Stella e Maria Carolina Terzi per Mad Entertainment e Rai Cinema, Gatta Cenerentola
- Migliore attrice protagonista: Jasmine Trinca, Fortunata
- Miglior attore protagonista: Renato Carpentieri, La tenerezza
- Migliore attrice non protagonista: Claudia Gerini, Ammore e Malavita
- Miglior attore non protagonista: Giuliano Montaldo, Tutto quello che vuoi
- Migliore autore della fotografia: Gian Filippo Corticelli per Napoli velata
- Miglior musicista: Pivio e Aldo De Scalzi, Ammore e malavita
- Migliore canzone originale: Bang bang, Ammore e malavita
- Miglior scenografo: Deniz Gokturk Kobanbay, Ivana Gargiulo, Napoli Velata
- Miglior costumista: Daniela Salernitano, Ammore e malavita – Massimo Cantini Parrini, Riccardo va all’inferno
- Miglior truccatore: Marco Altieri, Nico, 1988
- Miglior acconciatore: Daniela Altieri, Nico, 1988
- Miglior montatore: Affonso Gonçalves, A Ciambra
- Miglior suono: Adriano Di Lorenzo, Alberto Padoan, Marc Bastien, Éric Grattepain, Franco Piscopo, Nico, 1988
- Migliori effetti digitali: Mad Entertainment, Gatta Cenerentola
- Miglior documentario di lungometraggio: La lucida follia di Marco Ferreri di Anselma Dell’Olio
- Miglior cortometraggio: Bismillah di Alessandro Grande.
- Miglior film dell’Unione Europea: The Square
- Miglior film straniero: Dunkirk
- Premio David giovani: Tutto quello che vuoi
- David speciale Life Achievement Award 2018:: Steven Spielberg
- David speciale: Stefania Sandrelli
- David speciale: Diane Keaton